Così il direttore della pianificazione strategica dell'assessorato alla Salute, Mario La Rocca, ascoltato in audizione dalla commissione Sanità dell'Ars
“Quando il governo Musumeci ha firmato l’ordinanza per la ‘zona rossa’ a Palermo, e poi anche nella provincia, il dato era di 209 contagi su 100 mila abitanti ma avevamo la percezione di una maggiore diffusione delle varianti e registravamo pure la pressione sugli ospedali. Quel dato ora è consolidato: l’incidenza è di 275 casi su 100 mila abitanti“.
Così il direttore della pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, Mario La Rocca, ascoltato in audizione dalla commissione Sanità dell’Ars.
“A Palermo c’era una evidente escalation dei contagi, in particolare per la diffusione delle varianti, più aggressive. Abbiamo i primi casi di virus in soggetti già vaccinati. Ecco perché è stata adottata la zona rossa in tutta la provincia. Se non fossimo intervenuti su Palermo avremmo rischiato di far diventare rossa tutta la Sicilia”, ha aggiunto.
“Andare dietro alla comunicazione giornaliera sui numeri del Covid, che nessuno ha la possibilità di consolidare, ha fatto sì che si creasse un clima di sfiducia nelle istituzioni. Una cosa è il dato in base al quale vengono fatte le scelte, appunto quello consolidato e caricato in piattaforma, una cosa è il dato giornaliero”.