Regione siciliana e Ircac insieme per dare nuova linfa alle cooperative dell’agricoltura e della pesca. Con la L. 25/11: fondo di solidarietà, contributi in conto capitale e tanto altro
CATANIA – “In un periodo di crisi internazionale e in un quadro generale in cui qualcuno prova a non fare sviluppare la nostra regione, noi invece, investiamo. Lo facciamo con la legge regionale n. 25 (Interventi per lo sviluppo dell’agricoltura e della pesca. Norme in materia di artigianato. Cooperazione e commercio), l’unica legge con una finanza propria all’interno della finanziaria regionale”. Parla così l’assessore regionale alle risorse agricole e alimentari della regione Siciliana, Elio D’Antrassi, in occasione del convegno “Rilancio del sistema agro-alimentare siciliano. Prospettive della cooperazione agricola e della pesca. Il sostegno della Regione e il ruolo dell’Ircac”. I lavori organizzati dall’Istituto regionale per il credito alla cooperazione (Ircac), si sono svolti lunedì al Palazzo Esa di Catania.
Attraverso la legge n. 25 si ampliano le possibilità di intervento dell’Istituto regionale, soprattutto nell’ambito dell’agricoltura, settore in cui mancava da tempo la sua tutela. Sono istituite una serie di agevolazioni per le cooperative come un fondo di solidarietà regionale di cinque mila euro, contributi in conto capitale, finanziamenti a tasso agevolato, contributi in conto interessi, un fondo regionale di garanzia.
Un grande successo sia per la Regione che per l’Ircac. “Un atto di fede verso il mercato siciliano” lo definisce Antonio Carullo, commissario straordinario dell’Ircac. “C’è una miriade di piccole cooperative che hanno un ruolo fondamentale per l’economia siciliana ed è a loro, attraverso la Regione, che ci rivolgiamo offrendo crediti agevolati. Grazie al nuovo regolamento, non solo si amplia la possibilità del nostro intervento includendo anche le cooperative agricole accanto a quelle della pesca, si snellisce anche la procedura” continua il Commissario straordinario.
Per l’economia siciliana è importante il contributo delle cooperative, ma i partecipanti lamentano una scarsa coesione fino ad oggi, con il risultato che non si è sufficientemente competitivi sul mercato nazionale e soprattutto internazionale. Così facendo i prodotti di qualità siciliani non vengono venduti e sono considerati eccedenti.
“Due sono le priorità del governo regionale: fare sistema da una parte e accompagnare le aziende nel mercato con piani industriali” spiega l’assessore D’Antrassi. “Occorre massimizzare le conoscenze di ogni azienda, mettendole insieme, perché la mancanza di dialogo e coesione, ci impedisce di fare il prezzo e ciò destruttura la nostra economia” conclude.
Fare sistema è il leitmotiv dell’incontro. Il percorso è comune e le cooperative del comparto della peschicoltura e del comparto agricolo devono lavorare sempre più in senso aggregativo. Ha molta fiducia in tale sviluppo il Commissario straordinario dell’Ircac Antonio Carullo che sottolinea il ruolo principe dell’istituto per il credito agevolato. Ruolo evidenziato anche dall’articolo 27 della legge regionale n.25 del 24 novembre 2011. “Sono tanti gli articoli importanti e innovativi. Il rischio è che i destinatari non ne siano a conoscenza, ma è nostro impegno aprire le cooperative a queste importanti opportunità che adesso gli si offrono” commenta Carullo. Dell’importanza di attenuare la frammentazione e la piccolezza del sistema attuale, pur nel rispetto della tradizione e della cultura del territorio, e magari avviarla al di là del Mediterraneo, parla Francesco Attaguile, dirigente generale agli affari extraregionali della regione Sicilia. “Le nuove democrazie al di là del Mediterraneo potrebbero rappresentare gradi opportunità” afferma.