“Non ci sono attenuanti, c’è solo sconcerto e rammarico”, una netta presa di distanza è quella che parte da Gioacchina Di Cataldo, coordinatrice del gruppo di lavoro su diversità e inclusione di Sicindustria Caltanissetta. “Il maltrattamento nei confronti di soggetti vulnerabili con le aggravanti della veemenza e della crudeltà che le immagini mostrano non può che suscitare le più severe considerazioni”. La Di Cataldo, che rivolge apprezzamento alle forze dell’ordine, ribadisce che è arrivato il momento di cambiare passo. “È necessario e urgente che la comunità intera cambi prospettiva e diventi parte attiva nel processo di protezione dei vulnerabili. Solo in questo modo si creerà la vera inclusione. È un atto di responsabilità sociale che dobbiamo soprattutto alle nuove generazioni”. Il … Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link
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