L’Associazione Donatori Midollo Osseo è impegnata sin dal 1993 in Sicilia ad informare e sensibilizzare la popolazione. Al registro del donatore sono iscritti circa 10.000 donatori e sono state effettuate in totale 41 donazioni
PALERMO – Molti sono i pazienti in attesa di trapianto di midollo osseo. L’attesa è lunga e si articola nella speranza che tutto si risolverà per tornare magari a quella vita di sempre ad un certo punto interrotta. La collaborazione umana fra persone che comprendono il senso della donazione si rende necessaria tanto che l’art. 4 (Donazione di midollo osseo) – legge n. 52 del 6 marzo 2001 al comma 1 recita: “La donazione di midollo osseo è un atto volontario e gratuito ai sensi dell’articolo 3, comma 1, della legge 4 maggio 1990, n. 107”.
La donazione rientra nell’impulso generale dello sviluppo delle scienze biomediche che consente di migliorare la qualità della vita. I diritti del donatore sono oggi riconosciuti con l’equiparazione a tutti gli altri donatori in modo specifico dalla suddetta legge n. 52 del 6 marzo 2001 “Riconoscimento del Registro Nazionale Italiano Donatori Midollo Osseo” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 62 del 15 marzo 2001, la cui recente entrata in vigore dopo anni di iter parlamentare si deve all’impegno e agli sforzi dell’organizzazione Admo in Italia.
ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) è impegnata sin dalla sua costituzione in Sicilia 1993 ad informare e sensibilizzare la popolazione alla Donazione volontaria di Midollo Osseo con lo scopo di creare la consapevolezza della donazione. La dott.ssa Rosanna Scimè, Unità Operativa di Ematologia – UTMO, dell’Ospedale V. Cervello e AnnaMaria Bonanno, Presidente Admo Regione Sicilia spiegano: “Lo spirito dell’Admo ha permesso di potenziare in maniera notevole il numero di iscrizioni di Donatori al Registro Siciliano. Il servizio svolto, in completa gratuità, ha visto impegnati, nel tempo, i volontari delle varie Sezioni ADMO, presenti nel territorio siciliano e non solo, in molteplici attività di informazione e sensibilizzazione quali: scuole, manifestazioni in piazza in occasione del Natale e Pasqua, chiese, vigili del fuoco, marina militare ecc. Tutto ciò, unito alla raccolta fondi organizzato dall’ADMO nelle due più importanti manifestazione nazionali “Un Panettone per la Vita” ed “Una Colomba per la Vita” ha comportato e permesso di offrire ai Centri Donatori, ai Medici, ai vari Laboratori di Ematologia distribuiti sul territorio regionale di poter sopperire alle tante carenze che purtroppo ci evidenziano e ci manifestano sempre di più i sanitari responsabili dei Laboratori di Tipizzazione, e dei Centri Trapianti. Questo ha permesso nel tempo di far acquisire alla persone soprattutto giovani una sempre maggiore conoscenza di ADMO e la consapevolezza dell’importanza della Donazione di Midollo Osseo.
Qual è la situazione in Sicilia circa la donazione di midollo?
“Su una popolazione di 5.000.000 di abitanti – la dott.ssa Scimè e la Presidente Bonanno proseguono – sono iscritti circa 10.000 donatori con un indice di 1.9 per migliaio di abitante e sono state effettuate in totale 41 donazioni (dati aggiornati al 2008). Le difficoltà sono molteplici, la mancata crescita del trapianto da donatore da Registro in Sicilia oltre alla insufficienza di donatori (ne servirebbero un numero almeno cinque volte maggiore) è dovuta: a carenze di risorse nelle strutture trapiantologiche che comportano gravi conseguenze da un punto di vista sanitario ed economico, a mancanza di personale, di posti letto, di reagenti, di rinnovamento tecnologico nei centri di tipizzazione HLA accreditati (Palermo, Catania, Messina, Ragusa), ed alla effettuazione delle indagini genetiche dei donatori. Le zone della Sicilia più sensibili alla donazione sono Palermo e Ragusa”.
L’informazione è importante per sfatare timori o preconcetti
PALERMO – Naturalmente se i fondi, destinati a potenziare tali urgenze, fossero disponibili contribuirebbero a migliorare la situazione ma “Purtroppo non esistono ancora fondi ad hoc e l’Assessorato alla Sanità non collabora. è in corso attraverso CRT e Centro Regionale Sangue la riorganizzazione del settore per potere garantire maggiore efficienza”.
Occorre sensibilità. Donare dipende dalla capacità di sentirsi consapevoli ma spesso la mancata conoscenza di ciò che effettivamente comporta la scelta della donazione può creare preconcetti o timori immotivati. Negli ultimi anni la comunità scientifica si è concentrata sulla possibilità di sfruttare alcune caratteristiche biologiche di tessuti e cellule per trattare patologie orfane di una terapia farmacologica specifica.
Sono state così delineate le basi per nuove strategie terapeutiche. Sulla donazione i motivi per i quali si possono incontrare difficoltà sono di due ordini diversi: psicologici da una parte, organizzativi e biologici dall’altra.