Il dato è emerso nel corso dei lavori della commissione Ambiente dell'Assemblea siciliana, riunita stamani a Palazzo dei Normanni.
Ben 8.113 sono stati gli incendi che hanno devastato migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea in Sicilia, con una media di 135 roghi al giorno se si considerano i mesi di luglio e agosto. Il dato è emerso nel corso dei lavori della commissione Ambiente dell’Assemblea siciliana, riunita stamani a Palazzo dei Normanni.
“L’estate che ci siamo messi alle spalle lascia una ferita profonda inferta dai troppi incendi divampati lungo tutto il territorio regionale, che hanno causato decine di migliaia di ettari di boschi e campi distrutti e drammatiche conseguenze per la fauna – dice la presidente della commissione Giusy Savarino – Abbiamo voluto, quindi, tirare le somme di questi mesi arroventati e disastrosi con il dirigente generale del comando Corpo forestale della Regione, Giovanni Salerno. Mi preme ringraziare il Corpo forestale per il gravoso impegno profuso, seppur con carenze d’organico si è attivato al massimo delle sue forze, con oltre 1.689 ore in cui la flotta aerea ha sorvolato la terra percorsa dal fuoco. Complice un clima straordinariamente afoso, la Sicilia è stata dilaniata dalle fiamme con 8.113 incendi. L’entità dei danni è assai superiore rispetto agli anni passati”.
L’area delle Madonie, polmone verde siciliano, è stata duramente colpita e i roghi sono persino arrivati a lambire i centri urbani. Nel Parco delle Madonie sono andati in fumo 680 ettari di superficie boscata; danni anche nel Parco dell’Etna, in quello di Pantelleria.
“Sono numeri che ci impongono una riflessione e l’individuazione di risposte normative energiche – aggiunge Savarino – L’Assemblea aveva individuato e inserito nella finanziaria all’art. 22, approvata e pubblicata in Gazzetta lo scorso aprile, 2 milioni di euro destinati a implementare il monitoraggio tecnologico delle aree a rischio e prevenire l’attività incendiaria. Questi fondi, però, risultano ancora fermi al Dipartimento di sviluppo rurale. Serve forse strutturare ancor meglio un coordinamento e una cabina di regia con i diversi soggetti che si occupano di campagna antincendio. Serve qualche aggiornamento delle norme in materia. Serve mantenere alta l’attenzione. Per questo – conclude – continueremo anche domani a occuparci della problematica degli incendi nella Regione e torneremo a farlo nelle prossime settimane”.