Tra i sindaci c’è chi si rivolge al prefetto. Il coordinatore dell’Anci di Ragusa critica l’assessorato alle Autonomie locali che replica: è solo un fatto tecnico. Nicastro: “Il perdurare della situazione potrebbe anche comportare problemi di ordine pubblico”
CHIARAMONTE GULFI (RG) – I Comuni sono senza soldi, la Regione non risponde agli appelli sul versamento dell’ultima trimestralità e, allora, uno di essi si rivolge al prefetto. Succede a Chiaramonte Gulfi, centro di circa 8 mila abitanti nell’altipiano ragusano, il cui primo cittadino, Giuseppe Nicastro, è il coordinatore provinciale dell’Anci Sicilia (l’associazione che raggruppa i 390 comuni dell’Isola).
La scorsa settimana, Nicastro aveva denunciato il ritardo da parte della Regione nel trasferimento della seconda trimestralità (aprile, maggio, giugno) del 2009. “Si tratta di una cospicua somma che permetterebbe ai Comuni d’affrontare i tanti impegni economici di cui sono gravati. A fronte dei continui tagli di risorse operate dal governo nazionale regionale ben si comprende la necessità che la Regione assicuri tempestivamente il trasferimento di quanto dovuto”, aveva dichiarato il sindaco.
Ieri, a distanza di due mesi da quando dovevano essere emessi i mandati d’accredito il coordinatore provinciale dell’Anci ha richiesto al prefetto di Ragusa (il 1° settembre la staffetta tra l’uscente Carlo Fanara e Francesca Cannizzo) “di convocare i sindaci della provincia affinché gli stessi possono esporle di persona le gravi problematiche che stanno affrontando a causa della inadempienza della Regione”.
Questo un passggio del testo della lettera inviata da Nicastro al prefetto: “Già da qualche giorno ho sottoposto all’attenzione del presidente della regione, dell’assessore alle Autonomie locali, i gravi disagi che i Comuni della Provincia stanno vivendo a causa del mancato trasferimento della seconda trimestralità da parte della Regione. La mia richiesta d’intervento ad oggi, non ha sortito alcun effetto per cui mi vedo costretto ad investire della questione la S.V. Ill.ma poiché il perdurare del mancato trasferimento potrebbe comportare anche problemi di ordine pubblico in quei Comuni che non possono fare fronte al pagamento di stipendi, fornitori, imprese appaltatrici, eccetera”.
Un problema che in realtà investe i 390 Comuni. Dall’assessorato regionale alle Autonomie locali fanno sapere che il problema è solo tecnico. Convocata infatti il 9 settembre la conferenza Regione-Enti locali che stabilirà la ripartizione dei fondi. “Il bilancio preventivo della Regione – precisano fonti dell’assessorato – è stato approvato a maggio, per cui la prima trimestralità, nei fatti, è stata accreditata come anticipo”.