Stretto, la denuncia del Codacons: "Cittadini sotto sequestro" - QdS

Stretto, la denuncia del Codacons: “Cittadini sotto sequestro”

Stretto, la denuncia del Codacons: “Cittadini sotto sequestro”

martedì 18 Gennaio 2022

Il Codacons Sicilia ha depositato un esposto nalla Procura di Messina affinchè vengano "perseguiti i responsabili del sequestro dei cittadini privi del green pass rafforzato"

“La gravissima situazione che si è venuta a creare in Sicilia, in particolare nello Stretto di Messina, a seguito dell’entrata in vigore delle norme contenute nel dl 229/2021 che, tra l’altro, consente l’accesso ai traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, esclusivamente ai soggetti in possesso del cosiddetto green pass rafforzato, di fatto ha sequestrato numerosi liberi cittadini siciliani che in questi giorni non hanno potuto lasciare l’isola o farvi rientro. Tale disposizione viola palesemente i principi fondanti della stessa Unione Europea, l’art. 3 e 16 della Costituzione Italiana ed il principio di continuità territoriale. Il trasporto, compreso quello svolto dai traghetti, infatti, si configura come elemento essenziale del diritto alla mobilità. Costituisce un servizio di interesse economico generale e, quindi, tale da dover essere garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica”. Così il Codacons Sicilia che ha depositato un esposto-denuncia alla Procura di Messina affinché vengano perseguiti “i responsabili del sequestro dei cittadini privi del green pass rafforzato, a cui viene impedito di traghettare”.

L’associazione offre assistenza legale

L’associazione offre inoltre assistenza legale “a tutti i cittadini che per motivi di salute, di lavoro o altre necessità hanno urgente bisogno di varcare lo Stretto“. “I cittadini privi del green pass rafforzato e residenti o dimoranti per qualsiasi ragione in Sicilia – afferma l’avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell’Ufficio Legale Codacons Sicilia – dal 10 gennaio sono di fatto sottoposti ad una misura cautelare personale e coercitiva quale l’obbligo di dimora ex art. 283 c.p.p. in assenza di provvedimento dell’autorità giudiziaria ed in totale dispregio dell’art. 13 della Costituzione”. 

L’ordinanza di Musumeci

Nella tarda mattinata è arrivata l’ordinanza del presidente delle Regione, Nello Musumeci. Dalle 14 di oggi (martedì 18 gennaio) è consentito anche ai passeggeri privi di Green pass, diretti verso la Penisola, di attraversare lo Stretto di Messina con i traghetti.

La disposizione resta vigente fino alla cessazione dello stato di emergenza. La stessa facoltà è riconosciuta agli abitanti delle Isole minori siciliane. L’ordinanza è stata appena firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, decorse inutilmente le 24 ore dall’ultimo appello al ministro della Salute Roberto Speranza, dopo quello rivolto il 5 gennaio al premier Draghi. Il provvedimento è adottato “al fine di garantire e salvaguardare la continuità territoriale, l’accesso e l’utilizzo dei mezzi marittimi di trasporto pubblico per l’attraversamento dello Stretto di Messina nonché per i collegamenti da e per le Isole minori siciliane”.

L’intervento di De Luca

“L’ordinanza non ha efficacia in Calabria”. E’ quanto afferma il sindaco dimissionario di Messina, Cateno de Luca in riferimento al documento firmato oggi dal presidente della Regione Nello Musumeci sulla possibilità di attraversare lo Stretto di Messina senza il green pass.

In diretta su Facebook

Nel corso di una diretta sulla propria pagina Facebook, de Luca spiega la situazione “paradossale” che si è creata tra Scilla e Cariddi. “Il presidente Musumeci non ha normato per la Calabria – sostiene il sindaco. Ci ritroviamo già con persone che devono andare a Villa ma che devono poi rientrare e che mi chiedono cosa devono fare. Sulla sponda calabra c’è tanta gente arrabbiata che non può tornare – incalza il primo cittadino che aggiunge: “In questo momento, stanno dando un’applicazione transitoria a questa ordinanza perché da Roma si attende una decisione”. Nelle more di conoscerla, sembra che la scelta sia far passare tutti. “Per questione di ordine pubblico – conclude – il prefetto ha dato disposizione ai traghetti di far passare secondo le modalità previste dall’ordinanza di Musumeci”.

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