Dopo quasi due anni di stop, si torna a ballare. Non tutto sarà possibile. Ecco cosa cambia, da domani, nei locali all’aperto e in quelli al chiuso
Da venerdì 11 febbraio si torna a ballare. Dopo quasi due anni di stop imposto dalla pandemia, interrotto solo per pochi mesi nell’estate del 2020 e nell’autunno 2021, riaprono le discoteche. Ma l’umore dei gestori non è alle stelle.
“È una riapertura faticosa – ha spiegato Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe, organizzazione che raggruppa molti operatori – in molti non ci riusciranno e lo farà solo chi è sopravvissuto. Siamo stati trattati come figli di un dio minore fino a oggi e venerdì torniamo a riappropriarci del nostro diritto al lavoro, ma non so in che modo. Molti non ce l’hanno fatta, hanno svenduto le aziende per pochi soldi”.
Le regole da seguire
Le regole – Silb-Fipe ha diffuso sui social un video tutorial in cui vengono chiarite le norme da rispettare: la capienza sarà ridotta al 75% per i locali all’aperto, al 50% per quelli al chiuso. E ci sarà l’obbligo di esibire il Super Green pass e di indossare le mascherine, anche se non in pista, e di mantenere la distanza interpersonale di due metri.
Niente esultanze per i gestori
Quasi nessuno tra i gestori, comunque, ha deciso di festeggiare allo scoccare della mezzanotte. Tutti o quasi hanno programmato eventi a partire dal prossimo weekend, qualcuno ha rimandato ancora, temendo un dietrofront dell’ultimo secondo. Le ragioni sono principalmente organizzative, in quanto l’allestimento dei locali richiede tempo e cura. Ma anche legate al periodo.