“Pnrr torni all’Ars, scelte governo siano condivise” - QdS

“Pnrr torni all’Ars, scelte governo siano condivise”

“Pnrr torni all’Ars, scelte governo siano condivise”

Raffaella Pessina  |
mercoledì 02 Marzo 2022

Mozione presentata dai deputati Fava, Palmeri e Lo Giudice (Misto). “Per far sì che le scelte abbiano partecipazione e trasparenza”

PALERMO – “Il Pnrr deve tornare in Aula, all’Assemblea regionale siciliana, affinché le scelte del governo Musumeci possano essere condivise con tutto il parlamento”. È quanto hanno dichiarato Valentina Palmeri dei Verdi – Europa Verde e Claudio Fava del Movimento i Cento Passi che ieri pomeriggio hanno tenuto una conferenza stampa in Sala Rossa per presentare una mozione a firma della stessa Palmeri, di Fava e di Danilo Lo Giudice del gruppo Misto.

Il Pnrr non può essere gestito dal governo come cosa loro, in assoluta opacità – ha detto Fava – si tratta di un atto fondamentale di programmazione che avrà effetti nel tempo. Sono state fatte delle scelte azzardate, spesso legate più ad affinità territoriali e a sensiblità elettorali di qualche assessore dei territori. Queste sono le ragioni delle nostre preoccupazioni e quindi della presentazione della mozione”, ha concluso Fava.
Nella mozione si legge che “i tempi di realizzazione di un’opera pubblica sono difficilmente compatibili con la data del 30 giugno 2026, poiché l’opera pubblica non solo deve essere completata, ma anche collaudata. Questa considerazione porta a concludere che i fondi del Pnrr dovrebbero prediligere l’acquisto di beni piuttosto che la realizzazione di opere”.

E, a questo proposito nella mozione viene reso noto che vi sono importanti informazioni in un allegato (n.VI) al Regolamento n. 241/2021 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, quello che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. In questo allegato vi sono elencati progetti e/o azioni il cui sostegno agli obiettivi arriva al 100 per cento tra cui i progetti volti alla decarbonizzazione.
Nella mozione vengono elencate quindi le possibilità di sfruttare questi cospicui sostegni come l’acquisto di veicoli ad emissioni zero nel settore del trasporto pubblico locale, come previsto nelle tratte Siracusa- Modica, Modica- Gela, Gela-Canicattì e Gela- Lentini; oppure l’acquisto di tram e bus elettrici per il trasporto metropolitano e le aree vaste. o anche la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici, spazi ed infrastrutture.

Valentina Palmeri ha spiegato che “lo Stato in merito al Pnrr ha imposto ad un certo punto alle regioni a statuto speciale di vincolare il pnrr alle proprie specialità. Questo significa che la Regione avrebbe dovuto fare dei serrati incontri con lo Stato per far valere quelle che sono le nostre specialità cosa che invece non ha fatto”.

Altre priorità, viene scritto nella mozione, sarebbero state il totale rifacimento di interi tratti di infrastrutture idriche e il riutilizzo delle acque reflue depurate allo scopo di consentire il risparmio idrico, contrastare la desertificazione e la siccità in Sicilia ed assolvere allo specifico obbligo voluto dal Regolamento UE 2020/741.

La mozione impegna il governo a prevedere un piano regionale sulla base delle indicazioni dell’allegato VI, individuando le opere realizzabili entro il 30 giugno 2026 e a prediligere la procedura svolta mediante il criterio del miglior rapporto qualità/prezzo. Nella mozione si chiede inoltre che vengano fatte valere le prerogative statutarie, che si tenga informata costantemente l’Ars sulle richieste che la Regione instende avanzare allo Stato nell’ambito della elaborazione del Pnrr e di monitorare lo stato di attuazione dei Regolamenti e delle Direttive Europee.

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