Lipari: "processione funebre" per l’assistenza sanitaria defunta - QdS

Lipari: “processione funebre” per l’assistenza sanitaria defunta

Lipari: “processione funebre” per l’assistenza sanitaria defunta

Giuseppe Bonaccorsi  |
martedì 24 Maggio 2022

Centinaia di cittadini, ieri sera, al corteo per il corso principale per difendere l’ospedale. Deposta una corona di fiori davanti al cancello del presidio

Un paese in processione in difesa dell’ospedale. E’ accaduto ieri sera a Lipari, grosso centro delle isole Eolie dove il comitato “L’ospedale di Lipari non si tocca” ha organizzato un corteo funebre alquanto singolare ed originale con la cassa da morto in cartone trasportata, su tutto il corso principale sino al portone d’accesso della struttura sanitaria, per denunciare la morte del “diritto alla salute”.

A partecipare alla singolare manifestazione centinaia di cittadini che da tempo si battono per avere dall’assessorato regionale  alla Salute e dall’Asp di Messina quel minimo di garanzie per un ospedale su un’isola, dove l’assistenza sanitaria è complicata soprattutto nei periodi invernali a causa dei trasporti a volte a singhiozzo.

Ci sono anche i candidati sindaco al “corteo funebre”

In corteo anche i candidati sindaco Emanuele Carnevale e Annarita Gugliotta. Per il candidato Orto erano presenti i suoi  candidati consigliere Giacomo Biviano ed Eliena Mollica. Assente invece l’aspirante sindaco Riccardo Gullo, sembra impossibilitato perché ad Alicudi.

Nel corso del corteo – molti gli striscioni – e poi al termine  i rappresentanti de comitato hanno denunciato la carenza cronica di personale medico e infermieristico in alcune discipline salvavita, come la Cardiologia, l’Anestesia e la Chirurgia.

Soltanto pochi giorni fa il comitato aveva denunciato l’ennesima fuga di medici dall’ospedale dove nel servizio radiologia, che effettua  anche le tac, è rimasto un solo medico di turno e per di più senza reperibilità.

Il servizio sanitario a Lipari sta morendo, tutte le criticità

Stessa situazione al limite della chiusura si registra nella Cardiologia dove in attività c’è soltanto un medico che svolge servizio ambulatoriale della ore 8 alle ore 14. Nel pomeriggio, ma a giorni alterni c’è il supporto di altri cardiologi che hanno accettato la convenzione tra l’Asp e il Papardo di Messina. Ma si tratta di medici che arrivano da Messina e quando i trasporti sono interrotti a causa del maltempo il turno è sguarnito. Anche gli anestesisti sono in numero ridottissimo. In chirurgia sembra che i medici in servizio si siano ridotti a due e questo renderebbe quasi impossibile effettuare interventi programmati.

In Ortopedia c’è una carenza cronica. Il servizio sarebbe al momento garantito da un solo professionista ma  per un giorno a settimana.

Il commissario Alagna

Poco tempo fa il commissario Asp, Bernardo Dino Alagna ha spiegato che per l’ospedale di Lipari   è difficile reperire personale perché anche i vincitori di concorso poi al momento di prendere servizio si tirano indietro. Alagna ha fatto sapere che per quanto riguarda il Cardiologo si sta cercando di stipulare una convenzione con una agenzia di lavoro interinale che in questo modo potrebbe superare lo scoglio della legge Madia ed assumere anche professionisti in pensione.

Sta di fatto che nonostante le procedure e i buoni propositi l’assistenza sanitaria a Lipari fa acqua da tutte le parti. E siamo soltanto all’inizio dell’estate quando l’arcipelago viene preso d’assalto da migliaia di turisti che nel mese di agosto arrivano a toccare le centomila presenze.

Giuseppe Bonaccorsi

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