Il presidente della Comunità di Sant'Egidio in campo con i Democratici per la Camera dei Deputati. "Legato a Catania, ecco perché ho deciso di partecipare"

L’ala siciliana del Partito Democratico si è riunita sabato 3 settembre al cinema Odeon, a Catania, per l’apertura ufficiale della campagna elettorale di Emiliano Abramo, presidente della Comunità di Sant’Egidio etnea e candidato alla Camera dei Deputati per le elezioni Politiche del 25 settembre.

Presenti, tra i tanti, il segretario regionale del PD Anthony Barbagallo, il vicesegretario nazionale del PD ed ex ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, l’europarlamentare Pietro Bartolo di Democrazia Solidale e il coordinatore provinciale di Demos, Massimo Ferrante.

“Unire la città”

“Unire la città per rinnovare il Paese” è lo slogan che ha battezzato la discesa in campo di Abramo, già candidato indipendente per Palazzo degli Elefanti in occasione delle amministrative del 2018.

Ed è proprio guardando al capoluogo etneo, martoriato e diviso come mai accaduto in precedenza, che Abramo ha voluto rispondere presente alla chiamata per il Parlamento nazionale.

Abramo: “Io candidato grazie a Bartolo”

A suggerire la candidatura alla Camera di Abramo è stato Pietro Bartolo, amico fraterno del presidente della Comunità di Sant’Egidio. Lo stesso medico dei migranti, nel 2019, aveva ascoltato la richiesta di Abramo per presentarsi – con successo – alla sfida dell’Europarlamento.

“Pietro mi ha detto che sarebbe stato al mio fianco. Di questo non ho mai dubitato, ma come si fa con gli amici non mi scordo mai di ringraziare chi mi fa una carezza”, dichiarato Emiliano Abramo Al Quotidiano di Sicilia.

“Lui, la mia famiglia ma anche la voglia di rappresentare questa città e di intraprendere una battaglia – ha sottolineato – sono le motivazioni per questa candidatura”.

“Società civile e politica insieme per il voto”

“Questa è una città – ha detto il candidato Dem elencando le tante criticità del territorio etneo – che detiene il record di dispersione e, ancora prima, di evasione scolastica. E in quartieri come San Giovanni Galermo stanno accorpando le scuole perché dicono che non ci sono i bambini”.

“Il centro di Catania è diventato una grande periferia. Con le stesse dinamiche perché c’è un grande disamore per questa città”, ha fatto notare ancora il presidente della Comunità di Sant’Egidio.

“E noi cosa stiamo chiedendo a questa città? Questa amministrazione, come primo atto, ha multato i senzatetto perché doveva allontanarli dal centro storico. Prima i senzatetto censiti erano 52, adesso sono oltre 400″, ha ricordato.

“La società civile e la buona politica – ha ribadito il candidato – devono unirsi a partire da queste elezioni. Ci sono tanti pezzi della mia storia che mi legano a questa città, io voglio che ci sia un legame tra chi elegge il prossimo deputato alla Camera e l’eletto. E che non si interrompa”.

Barbagallo: “Tre settimane per fare la storia”

“Catania è una città aperta che parla più lingue, la candidatura di Emiliano Abramo guarda anche a questo modo di personificare i temi e le questioni politiche che diventeranno ancora più attuali quando inizieremo a parlare anche di elezioni amministrative”, ha voluto ricordare Anthony Barbagallo nel suo intervento.

Poi uno sguardo alle Regionali: “Sono convinto che al momento di aprire la scheda, il cuore dei siciliani batterà per Caterina Chinnici. In queste tre settimane possiamo fare la differenza, sono tre settimane in cui si fa la storia. Spiegheremo le ragioni di una Catania e di una Sicilia diversa”.