Con la vittoria del centrodestra, in tanti si chiedono che fine farà il reddito di cittadinanza: le dichiarazioni di Giorgia Meloni e il programma di Fratelli d'Italia.
Giorgia Meloni – con il partito Fratelli d’Italia – ha vinto le elezioni politiche del 2022 e, tra le tante domande che si fanno gli italiani in questo momento, c’è anche: e il reddito di cittadinanza?
Certo non è la prima emergenza da affrontare, forse. Ci sono i rincari, il caro bollette, la guerra in Ucraina, il lavoro da garantire e tanti altri problemi nazionali e internazionali da risolvere. Tuttavia, non si può negare che tra i “cavalli di battaglia” di Giorgia Meloni – in periodo pre-elettorale, ma anche precedentemente – vi fosse il “no” deciso al reddito di cittadinanza. Almeno nella sua versione attuale.
Quale sarà il futuro della misura di sostegno ora che il centrodestra ha ottenuto la vittoria alle elezioni? Nell’attesa di scoprirlo e di osservare la composizione definitiva del nuovo Parlamento (e poi del nuovo Governo), è possibile fare il punto della situazione sulla posizione di Meloni e FdI sul RdC.
Meloni e reddito di cittadinanza: “Fallimentare”
“La povertà si abolisce con il lavoro, non con il fallimentare reddito di cittadinanza. Lo capiranno mai al governo?”, scriveva la leader di Fratelli d’Italia il 18 novembre 2021, quando non pensava ancora di essere vicina a diventare la prima donna premier del Paese.
La povertà si abolisce con il lavoro, non con il fallimentare reddito di cittadinanza. Lo capiranno mai al governo? pic.twitter.com/EvRsSJyAoh
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) November 18, 2021
Naturalmente in campagna elettorale, la posizione di Meloni sulla misura sostenuta dal Movimento 5 Stelle si è fatta sempre più critica. Lo scorso 5 settembre, durante il suo intervento al Forum Ambrosetti, Giorgia Meloni ha utilizzato una curiosa metafora che ha attirato l’attenzione dei sostenitori del reddito. “Io non sono sono d’accordo con Giuseppe Conte sul fatto che il reddito di cittadinanza sia una buona misura. Il reddito di cittadinanza è ‘metadone di Stato‘, segue lo stesso principio del mantenimento del metadone per un tossicodipendente. Si mantiene una posizione, invece che migliorarla”.
La questione della riforma del RdC
Giorgia Meloni, come tutto il centrodestra, è contraria al reddito di cittadinanza così com’è attualmente. Tuttavia, nel corso del periodo pre-elezioni, la leader di Fratelli d’Italia ha ritenuto necessario fare delle precisazioni sulla sua posizione. In tanti, soprattutto al Sud, percepiscono il reddito e tanti ne hanno bisogno perché non sono in condizioni di poter lavorare (si escludono dal gruppo “furbetti” e persone che realmente cercano lavoro). E questo “popolo” di percettori rischiava di far etichettare Giorgia Meloni contro “quella politica contro i bisognosi”.
Da qui è nato il video – diffuso sui social – sul programma di Fratelli d’Italia per il reddito di cittadinanza. “Sostenere i più fragili e dare una prospettiva di lavoro e benessere a tutti gli altri: non lasceremo nessuno indietro. Ecco cosa vogliamo fare con il Reddito di Cittadinanza“.
“Sappiamo bene cosa sia la povertà e per questo vogliamo combatterla. Per questo diciamo che il reddito di cittadinanza è una misura sbagliata: mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo, chi ha bisogno di assistenza e chi, invece, ha bisogno di un lavoro”, dice Giorgia Meloni.
In poche parole, spiega Giorgia Meloni, il progetto – sulla carta – è:
- Proteggere i più fragili (pensionati, over 60 privi di reddito, invalidi, famiglie con minori a carico e senza reddito), con un sistema di tutela come quello stabilito dal reddito di cittadinanza.
- Per chi ha i 18 e i 59 anni ed è in condizione di lavorare, trovare un lavoro e prospettive di formazionazione.
Il programma di Fratelli d’Italia
Il progetto è quindi riformare il reddito di cittadinanza, magari dargli un nuovo nome e una nuova veste. E una cerchia di destinatari ridotta ma più bisognosa di misure di sostegno al reddito.
Cosa dice il programma di Fratelli d’Italia a proposito del reddito di cittadinanza? Ecco un estratto che spiega la posizione del partito:
“Uno Stato giusto garantisce una rete di protezione sociale a sostegno dei più fragili e delle persone in difficoltà, anche grazie al vasto mondo del Terzo settore e dei corpi intermedi. Bisogna riscoprire la reale solidarietà nazionale, combattendo ogni stortura”.
“(Bisogna) Costruire un modello di ammortizzatori sociali universale per tutti i lavoratori: istituire una indennità di disoccupazione per gli autonomi che segua le stesse regole dell’indennità prevista per il lavoro dipendente; potenziare l’Iscro e ampliarne la platea dei beneficiari. Abolire il Reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a
carico. Per chi è in grado di lavorare, percorsi di formazione e potenziamento delle politiche attive del lavoro. Innalzamento delle pensioni minime e sociali”.
E ancora, sul lavoro, il programma di Giorgia Meloni prevede un aumento delle pensioni d’invalidità, incentivi alle assunzioni per le imprese e potenziamento del diritto allo studio per persone con disabilità.
Questi sono i progetti. Il futuro del reddito di cittadinanza è ancora da scoprire e probabilmente si dovrà attendere la formazione del nuovo Governo prima di vedere novità sostanziali su questo fronte.
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