Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proseguire l'attività dopo l'accordo con gli enti locali. Ma l'azienda resta in crisi nera
Quella del primo marzo rischiava diventare una data “funesta” per l’Ast. Nelle scorse settimana, infatti, l’azienda di trasporti aveva annunciato lo stop dei collegamenti urbani in 14 comuni, poi è arrivata la marcia indietro.
Il consiglio di amministrazione di Ast ha deliberato di proseguire il servizio urbano dopo che le stesse amministrazioni comunali hanno trasmesso “l’atto impositivo per l’affidamento del servizio” alla società. In altri termini l’obbligo di continuare i servizi urbani da parte di Ast.
Ast, quali sono i Comuni dove prosegue il servizio urbano
I comuni in quesatione sono Acireale, Siracusa, Augusta, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltagirone, Chiaramonte Gulfi, Lentini, Milazzo, Modica, Paternò, Ragusa, Scicli e Carlentini. Il servizio proseguirà regolarmente anche a Gela, dal momento che il comune già in precedenza aveva presentato il cosiddetto atto impositivo per l’affidamento del servizio.
“L’Ast svolge un servizio pubblico essenziale – sottolinea il presidente del CdA, Santo Castiglione -. L’azienda aveva inviato un preavviso di rilascio servizio a gennaio, considerato l’approssimarsi del relativo termine di scadenza dei contratti al primo marzo. Oggi il Consiglio, a seguito dell’atto impositivo da parte dei suddetti comuni, ha deliberato il prosieguo di tale servizio, in attesa delle determinazioni del socio per la risoluzione della crisi che in questo momento Ast sta attraversando”.