Il governatore scrive all'Antitrust, il nuovo organismo regionale si riunisce troppo tardi, e intanto il costo dei voli schizza nuovamente. Un salasso per tanti siciliani
A pochi giorni da Pasqua e Pasquetta, l’ultima rilevazione Federconsumatori dei prezzi dei voli da e per la Sicilia non fa altro che confermare quanto previsto già diverse settimane fa: i prezzi sono alle stelle. “Rispetto a quelli rilevati il 7 marzo – spiega infatti l’associazione dei consumatori – quelli delle simulazioni d’acquisto fatte il 31 marzo sono quasi sempre molto più alti, salvo rarissime eccezioni. In alcuni casi i prezzi salgono anche di 386-477 euro, come su un Bologna-Catania con Ryanair, il cui prezzo negli ultimi giorni è schizzato fino a 729,28 euro”.
Le lettere all’Antitrust
Non sono bastate, quindi, le segnalazioni del presidente della Regione all’Antitrust, le lettere da lui scritte a Ita e Ryanair, e da ultimo l’annuncio, fatto da Ita Airways, di un aumento dei vettori a copertura delle tratte da e per gli aeroporti Siciliani. Non è bastato neanche che nel mercato si inserisse una nuova compagnia, Aeroitalia, che – secondo il Governo regionale – avrebbe contribuito alla rottura del ‘cartello’ delle compagnie aeree operanti negli scali siciliani e, quindi, all’abbassamento delle tariffe.
Federconsumatori: “Ce lo aspettavamo”
“Non ci aspettavamo altro che questo – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – lo avevamo previsto in tempi non sospetti. I pochi voli aggiunti da alcune compagnie man mano che quelli già schedulati si andavano saturando, infatti, non hanno sortito un grande effetto”.
Le lettere ai ministri
Per questo il presidente della Regione, Renato Schifani, ha deciso ieri di inviare una nuova segnalazione all’Antitrust, e di scrivere, stavolta, ai ministri Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini, segnalando “la grave disparità di trattamento nei confronti della Sicilia a causa della condotta delle compagnie aeree che, in taluni casi, eccedono nella ‘discriminazione dei prezzi’ durante determinati periodi dell’anno, rispetto ai costi sostenuti. In prossimità delle festività pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1 maggio appare evidente il ripetersi di quanto accaduto in occasione dello scorso Natale. È inaccettabile che compagnie come Ita, a totale controllo pubblico, e cosiddette ‘low cost’ come Ryanair realizzino prezzi offensivi per il buonsenso” e chiedendo ai ministri di intervenire con con le compagnie aeree “affinché adottino fin da subito politiche commerciali tendenti a una drastica riduzione del costo dei biglietti e a un incremento della frequenza dei voli”.
Il Pd: “Schifani fa opposizione al suo governo?”
Ma per l’opposizione, Schifani “si comporta come se fosse all’opposizione del governo nazionale”, dice a Qds Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana. “Un giorno è prono al Governo – continua il deputato Pd – l’altro è in polemica. Noi avevamo proposto un emendamento alla scorsa finanziaria regionale che avrebbe stanziato 2 milioni di euro per abbattere i costi per i viaggi degli studenti fuorisede. Ma non solo la maggioranza non l’ha approvato, ha pure tagliato di 3 milioni i fondi previsti come compartecipazione della Regione agli oneri di servizio per il trasporto aereo”.
Che, nelle precedenti leggi di Bilancio, ammontavano a circa 11 milioni di euro annuali, mentre, con la finanziaria approvata qualche settimana fa all’Ars, sono diminuiti a 8 milioni.
L’Osservatorio si riunisce troppo tardi
C’è un’altra questione poi, quella dell’Osservatorio regionale sul trasporto aereo.
Annunciato dall’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò lo scorso 9 dicembre, il tavolo non si è mai riunito se non fino allo scorso 23 febbraio: “troppo tardi” per Federconsumatori e anche per il Movimento 5 Stelle, secondo cui i prezzi ancora così alti dimostrano che l’azione del governo Schifani è “del tutto insufficiente”.
“Bisogna mettere in campo – dice la deputata regionale 5 Stelle José Marano – soluzioni strutturali, come l’aumento dell’offerta, e soprattutto bisogna farlo subito, se vogliamo consentire ai siciliani di spostarsi liberamente e di salvare i ponti del 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno, che sono imminenti”.
L’Osservatorio della Regione, che ha il compito di monitorare “a tutela in primis dei viaggiatori siciliani” il flusso del trasporto aereo e il movimento di passeggeri da e per gli aeroporti dell’Isola, dovrebbe svolgere compiti di indirizzo a pianificazione strategica, “impulso, analisi, studio, ricerca, programmazione, supporto e consulenza nei confronti dell’Amministrazione regionale sull’eventuale implementazione del numero di voli e tratte aeree da e per la Sicilia e con particolare riguardo al contenimento del fenomeno del caro-tariffe aeree”.
Il tavolo riunisce, tra gli altri, i rappresentanti dei sei aeroporti siciliani, dell’Enac, della facoltà di Statistica dell’Università di Palermo e di Confconsumatori.
“Purtroppo – spiega ancora Marano – la prima riunione è arrivata troppo tardi, e non si capisce come la giunta regionale pensi di risolvere un problema che invece è imminente, al di là degli slogan: al governo ci sono loro, in Sicilia e a Roma. Si sedessero insieme ad un tavolo per proporre azioni concrete invece di inutili denunce all’Antitrust, che può fare qualunque cittadino”.
Il segretario regionale del Pd e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo, rincara la dose: “È insopportabile – dice – assistere agli annunci spot da parte di Salvini e Schifani e altri esponenti del centrodestra, tutti con vari incarichi di governo, che non risolvono assolutamente nulla. E la sindrome dell’annuncite colpisce anche il governo Meloni che alle nostre interrogazioni in Parlamento risponde con aria fritta. Dal canto suo il governo regionale non ha definito neanche le tratte per la continuità territoriale che, se attuata, darebbe autentica libertà di mobilità da e per la Sicilia e per i siciliani soprattutto”.
In tutto questo caos una cosa è sicura: per ‘salvare’ le festività primaverili ormai è troppo tardi, e chissà chi si potrà permettere di pagare 700 euro per volare da Roma a Palermo.