Palermo e la Sicilia intera piangono le due vittime degli incendi killer che hanno devastato l'isola lo scorso fine settimana.
Dolore e rabbia: questi i sentimenti ai funerali di Maria David e Salvatore Albano, le vittime dei due incendi mortali registrati lo scorso venerdì sera rispettivamente a Cefalù e Trappeto, in provincia di Palermo.
Si piangono lacrime amare per due vite finite troppo presto e a causa dell’emergenza incendi che, come ogni anno, devasta la Sicilia. E c’è rabbia nei confronti dei piromani, spesso causa di tragedie di questo tipo, specialmente nella stagione estiva.
I comuni di appartenenza delle due vittime hanno disposto il lutto cittadino. E a piangere le due vittime non è solo la provincia di Palermo, ma la Sicilia intera, che partecipa al dolore delle famiglie e dei soccorritori che purtroppo non hanno potuto salvare queste due vite.
Incendi mortali a Palermo, i funerali di Maria David e Salvatore Albano
I funerali di Maria David, 42enne morta nel tentativo di salvare i suoi cavalli dalle fiamme divampate vicino alla stalla, si sono svolti nella Cattedrale di Cefalù. Nel corso dell’omelia, Monsignor Giuseppe Marciante ha dedicato ampio spazio a uno dei mali più terrificanti della Sicilia, l’emergenza incendi.
“Noi parliamo di ciò che succede da troppo tempo: la Sicilia brucia, non solo per l’innalzamento della temperatura, ma perché fagocitata da fiamme devastanti: bruciano boschi, campagne, animali, strade, autostrade, case, aeroporti, parchi archeologici, discariche, chiese e conventi. Bruciano perfino le spoglie dei Santi. Possiamo dire che questo macabro rituale si ripete ormai da settant’anni e purtroppo, ogni volta che succede, cala subito il silenzio”.
E contro i piromani: “Le mani diaboliche di criminali senza cuore e coscienza hanno ucciso la vita del nostro stupendo territorio, ma soprattutto vite di umane. Cefalù stamane piange un’altra vittima degli incendi, Maria David, morta nel tentativo di salvare i suoi cavalli, vittime anche loro. Ieri è morta anche Scilla, la sua cavalla. Si dinanzi a questi eventi ci fermiamo stamattina col volto triste. E ancora una volta siamo qui a levare il nostro grido: ritorna a piovere cenere sulla nostra Isola. Esausti e stanchi, ogni anno sempre nello stesso periodo, raccogliendo l’immane sofferenza della nostra amata Terra: povera Sicilia, madre, terra mia”.
Discorso simile durante l’ultimo saluto a Salvatore Albano, nella Chiesa Madre di Trappeto: “Siete incoscienti ed idioti”, queste le dure parole contro chi alimenta e provoca l’emergenza incendi. Contro chi scatena le fiamme, pur sapendo che in alcuni casi possono essere mortali.
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