Il termine per presentare le domande scadeva il 30 novembre dello scorso anno e da allora i richiedenti non hanno mai ricevuto nulla
Un’attesa che sembra senza fine. A viverla a Catania sono le tante persone che hanno in famiglia un disabile grave o gravissimo. L’impegno nel prendersi cura e fornire assistenza è quotidiano, richiede tempo e, elemento non secondario, risorse economiche. Nel 2022 la giunta regionale guidata da Nello Musumeci ha disposto le modalità con cui sarebbero state distribuite le somme stanziate dallo Stato come contributo all’attività di coloro che spesso vengono definiti, con un anglicismo, caregiver.
Incaricati a occuparsi della gestione della misura di sostegno sono stati designati i distretti socio-sanitari, che raggruppano più Comuni. Nel caso di Catania si tratta del distretto numero 16, di cui fanno parte oltre al capoluogo etneo anche Misterbianco e Motta Sant’Anastasia. Il termine per presentare le domande scadeva il 30 novembre dello scorso anno e da allora i richiedenti non hanno mai ricevuto nulla.
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Un anno di ritardi
“Ho una sorella con disabilità gravissima, a prendersene cura sono i miei genitori. Questo contributo sarebbe un piccolo aiuto ma fondamentale”. A parlare è Flavia (nome di fantasia, ndr), è lei, che lo scorso anno, si è occupata della presentazione della documentazione. “L’avviso dava la possibilità di rivolgersi a quattro diversi sedi del servizio sociale del Comune – racconta – Quando sono andata, mi è stato detto che il contributo sarebbe stato erogato entro la fine dell’anno ma così non è stato. Mentre quando ho chiesto una ricevuta che dimostrasse l’avvenuta consegna dei documenti mi è stato risposto che sarei dovuta ritornare nei giorni successivi. Cosa che ho fatto – continua Flavia – ritrovandomi in mano un pezzo di carta con un numero di protocollo stampato e strappato da un foglio A4. Praticamente meno di un post-it”.
A riprova di come i richiedenti siano tanti, anche il miglior amico di Flavia ha un familiare disabile. Nel suo caso, il Comune di Catania, nei mesi scorsi, ha chiesto un’integrazione documentale: “Ma non è così, sono gli stessi documenti che ci era stato chiesto di inviare al momento della presentazione delle domande. Che senso ha tornare a chiederli?”
La replica dell’assessore
A rispondere alle perplessità è l’assessore comunale ai Servizi sociali Bruno Bucchieri: “Il bonus si rivolge ai caregiver familiari dei disabili gravi e dei disabili gravissimi residenti nei Comuni del Distretto Socio Sanitario 16 – dichiara l’esponente della giunta Trantino – La misura è distrettuale e non comunale. Il Comune di Catania ha raccolto tutte le richieste fatte dai tre comuni, facendole lavorare dalla direzione Servizi sociali. Nel mese di ottobre 2023 le domande incomplete pervenute sono state oggetto di integrazione per non escludere nessuno. Le famiglie – assicura l’assessore – possono stare certe che il provvedimento di liquidazione avverrà entro l’anno”. In merito alla presunta richiesta di integrazione con l’invio degli stessi documenti presentati in forma cartacea l’anno scorso, Bucchieri chiarisce: “Le integrazioni non sono state richieste a tutti i beneficiari ma solo a coloro i quali avevano inviato la domanda parzialmente completa, errando anche la richiesta. Le somme verranno liquidate con unico provvedimento”.
I fondi a disposizione
I contributi attesi dai cittadini fanno parte delle risorse nazionali del fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare e coprono gli anni che vanno dal 2018 al 2021. La somma complessiva assegnata alla Sicilia dal governo nazionale con due differenti decreti del presidente del Consiglio dei ministri ammonta a circa 7,5 milioni di euro. La Regione ha deciso di gestirli, prevedendo il 65 per cento dei fondi alle famiglie con soggetti affetti da disabilità gravi mentre il restante 35 per cento è destinato ai nuclei in cui vivono disabili gravissimi.
Le famiglie – assicura l’assessore – possono stare certe che il provvedimento di liquidazione avverrà entro l’anno”…effettivamente non è stato precisato di QUALE ANNO si tratti. Mettendo da parte ogni ironia, mi chiedo ma se i contributi fanno parte di risorse nazionali come mai solo la Regione Sicilia non è stata in grado di gestire in tempi “decorosi” le somme assegnate? forse stiamo attendendo le elezioni europee…vedremo