Il Wwf Sicilia centrale ha inviato una nota a sindaci, Libero Consorzio e Asp evidenziando la necessità di fare di più per risolvere queste tre criticità. Anche grazie a una maggiore collaborazione
CALTANISSETTA – È una Befana “verde” quella che è volata lo scorso fine settimana sulla provincia nissena e che ha consegnato un sacco di carbone a chi, nel 2023, non si è comportato bene con l’ambiente e gli animali: il Wwf Sicilia centrale si è infatti reso promotore di questa singolare iniziativa consegnando una nota a tutti i 22 sindaci della provincia, al commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Caltanissetta, Dorotea Di Trapani, e al commissario straordinario dell’Asp Alessandro Maria Caltagirone, evidenziando le motivazioni dell’antipremio.
La grave situazione delle ordinanze-bluff
Per l’associazione ambientalista, infatti, nel 2023 Enti locali e Asp non hanno garantito un impegno adeguato su incendi, discariche abusive e prevenzione del randagismo. Sul fronte incendi, hanno evidenziato i rappresentanti del Wwf “da giugno ad ottobre dello scorso anno, tutto il territorio nisseno è stato devastato da roghi dolosi o comunque di origine antropica. In questo arco temporale tutti i 22 sindaci della provincia hanno emanato apposite ordinanze per la prevenzione e la lotta agli incendi di interfaccia, ma poi non sono state fatte rispettare. Tali ordinanze sono rimaste lettera morta: agricoltori e pastori hanno tranquillamente dato fuoco a campi, stoppie e terreni incolti e nessuna sanzione è stata elevata per i trasgressori delle ordinanze comunali. Lo scorso ottobre, il Wwf aveva denunciato questa grave situazione delle ordinanze-bluff. Come se non bastasse, in occasione di sagre, feste patronali ed eventi estivi, molti sindaci hanno autorizzato pericolosissimi giochi pirotecnici, in pieno periodo di ‘massimo rischio incendi’, nonostante le proteste del Wwf”.
Per quanto riguarda invece le discariche abusive, dall’associazione hanno sottolineato come “in gran parte delle strade provinciali ed extraurbane, le banchine e le altre aree esterne delle carreggiate sono disseminate di discariche e cumuli di rifiuti abbandonati. Una vergognosa piaga che sembra proseguire indisturbata negli anni, a causa di una inciviltà evidentemente diffusa e dalla mancata cooperazione dei cittadini che non collaborano nel segnalare e denunciare gli inquinatori. Nel 2020 il Consiglio di giustizia amministrativa ha sentenziato che è competenza dell’ex Provincia, oggi Libero Consorzio comunale, la rimozione dei rifiuti abbandonati sulle strade di sua proprietà ai sensi dell’articolo 14 del Codice della strada, che affida agli enti proprietari delle strade la manutenzione, gestione e pulizia delle stesse e delle loro pertinenze, a cui spetta anche ‘realizzare un’efficacia custodia e protezione dell’area interessata, così impedendo che possano esservi indebitamente depositati rifiuti’”.
L’ultima nota dolente messa in evidenza è rappresentata dal randagismo. “Nell’anno appena trascorso – hanno spiegato gli ambientalisti – non è stata registrata nessuna particolare azione dell’Asp di Caltanissetta in materia di contrasto al randagismo. Il Wwf, anzitutto, lamenta il numero estremamente esiguo delle sterilizzazioni effettuate sui cani da reimmettere sul territorio, determinando il continuo incremento della popolazione randagia. Poi, è ormai insostenibile la mancanza di una strategia di lungo respiro che coinvolga tutti i Comuni nisseni, dove questo fenomeno continua a rappresentare un’emergenza, non tanto e non solo dal punto di vista veterinario, ambientale e del benessere degli animali, quanto piuttosto in termini di vera e propria emorragia finanziaria ormai intollerabile, viste le ragguardevoli risorse pubbliche annualmente assorbite dal solo servizio di cattura e ricovero dei randagi presso strutture private (vedi il caso del Comune di Caltanissetta, che ha destinato la somma di 1.598.521,10 euro per l’appalto del servizio a un canile privato per la durata di 36 mesi). Del tutto insoddisfacente, inoltre, l’impegno dei Servizi veterinari Asp dei quattro Distretti sanitari della provincia nissena in materia di controllo e verifica dell’anagrafe canina e lotta agli abbandoni dei cani, fenomeno in continua espansione”.
“Siamo perfettamente consapevoli – ha affermato Ennio Bonfanti, presidente del Wwf Sicilia centrale – dell’attuale congiuntura finanziaria, delle ridotte risorse umane negli Enti pubblici e delle altre difficoltà che affliggono la Pubblica amministrazione, soprattutto nel nostro contesto. Tuttavia queste tematiche impongono che, per il 2024, le Autorità competenti affrontino con più impegno e maggiore zelo la programmazione e l’attuazione di interventi efficaci e di impatto. Su questo il Wwf intende offrire la massima collaborazione, in termini di co-programmazione e co-progettazione, nello spirito del principio costituzionale di sussidiarietà”.
“L’articolo 55 del Codice del Terzo settore – ha concluso Bonfanti – promuove modalità collaborative di relazione tra Enti pubblici e Terzo settore, in quanto soggetti che perseguono insieme una finalità condivisa di pubblico interesse. Ai sindaci e ai commissari del Libero Consorzio e dell’Asp, pertanto, su incendi, discariche abusive e prevenzione del randagismo proponiamo, con spirito di massimo dialogo, confronto e leale collaborazione, di avviare momenti di confronto tecnico, ove potremo suggerire strategie diverse e più performanti nonché proposte operative di immediata attuazione”.