Csm, Natoli chiede annullamento delibere e nomine

Csm, Natoli “terrorizzata psichicamente”: chiesta la revoca delle nomine del 17 luglio

Csm, Natoli “terrorizzata psichicamente”: chiesta la revoca delle nomine del 17 luglio

Redazione  |
giovedì 05 Settembre 2024

Tra le nomine al centro della denuncia della consigliera ci sarebbe anche quella del procuratore di Catania Francesco Curcio.

La consigliera laica del Csm (Consiglio superiore della Magistratura) Rosanna Natoli ha presentato al Comitato di presidenza del consiglio una richiesta di annullamento di tutte le delibere di plenum del 17 luglio 2024, con riferimento particolare anche alla nomina del procuratore della Repubblica di Catania, Francesco Curcio.

È quanto riferiscono fonti del Csm. Natoli avrebbe scritto una lunga lettera al vice presidente del Csm Fabio Pinelli, ai componenti di diritto del comitato di presidenza e ai consiglieri del Consiglio Superiore della Magistratura.

Csm, Natoli chiede annullamento delibere e nomine

Secondo quanto denunciato, dei colleghi avrebbero impedito la presenza alla seduta della consigliera Natoli. Avrebbero subìto azioni che l’hanno “terrorizzata, forzata e violentata psichicamente” da parte di consiglieri di Area e di MD, che avrebbero minacciato di diffondere i contenuti di una chiavetta USB (presumibilmente trascrizioni relative al caso Sivillo). La votazione di quel 17 luglio, quindi, sarebbe stata “inficiata dalla lesione del diritto della sottoscritta di partecipare alla seduta e far constare il proprio voto”.

Natoli, paternese e componente laica del Consiglio Superiore della Magistratura in quota “Fratelli d’Italia”, è indagata da alcuni mesi. Secondo la Procura di Roma, la consigliera – in qualità di componente della sezione disciplinare del Csm al momento del procedimento in corso contro la magistrata Maria Fascetto Sivillo – avrebbe rivelato segreti d’ufficio e informazioni riservate, “segnatamente quelle sullo svolgimento della Camera di consiglio dopo la sua audizione”. In più, avrebbe rivelato a Sivillo “l’orientamento espresso dai componenti della Commissione” e “compiuto atti diretti e in modo non equivoco a procurarle un ingiusto vantaggio patrimoniale nell’udienza del luglio 2024 non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà”.

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Immagine di repertorio

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