Leggo al quadrato, troppi ritardi e i progetti slittano al 31 marzo - QdS

Leggo al quadrato, troppi ritardi e i progetti slittano al 31 marzo

Leggo al quadrato, troppi ritardi e i progetti slittano al 31 marzo

giovedì 05 Settembre 2019

La decisione della Regione dopo le istanze dei dirigenti scolastici: impossibile chiudere a settembre. 80 gli istituti che stanno beneficiando dei fondi messi a disposizione e cofinanziati dal Fse

PALERMO – Attività partite in ritardo, in prossimità della chiusura dell’anno scolastico, e per non vanificare sforzi e fondi messi in campo per l’avviso pubblico n. 6/2018 “Interventi per l’innalzamento dei livelli di istruzione della popolazione scolastica siciliana “Leggo al quadrato 2 – terza e quarta edizione”, è stato deciso dagli uffici regionali di prorogare il termine per la conclusione delle attività progettuali dal 30 settembre 2019 al 31 marzo 2020.

La scelta nasce dalle richieste, inviate da diverse istituzioni scolastiche destinatarie dei fondi, che hanno rappresentato la difficoltà a rispettare il cronoprogramma iniziale a causa del ritardo nell’avvio dei progetti.

Sono 80 gli istituti che stanno beneficiando dei fondi messi a disposizione per la terza e quarta edizione del progetto, che mette in ballo 11 milioni di euro, da utilizzare per rafforzare le competenze di base, il contrasto al bullismo, l’apprendimento linguistico, la promozione dell’identità siciliana, le attrezzature informatiche e l’arredo scolastico.

In particolare, l’obiettivo è quello di potenziare i processi di apprendimento per gli studenti in italiano e matematica, a cui si aggiunge l’attivazione di moduli tematici su alcuni ambiti privilegiati che mirano a formare non solo l’allievo ma anche il cittadino, a più ampio spettro. Ecco quindi il via ad approfondimento sull’educazione civica e ambientale, la legalità, il patrimonio linguistico siciliano, le arti creative, lo sport, la musica strumentale e l’intrattenimento in tempo d’estate, iniziativa mai realizzata fino a oggi nelle strutture pubbliche.

Sono stati favoriti inoltre i progetti attivati in rete, promossi dalle scuole primarie e secondarie di primo grado, nonché il primo biennio di istituti tecnici, professionali e licei artistici, ricadenti nei comuni individuati dalla programmazione ministeriale. Queste terza e quarta edizione si svolgeranno ricalcando le due precedenti: articolate in moduli, ciascuno di una durata di 30, 60 o 100 ore, rivolti in maniera prioritaria alla platea di studenti che presentino rischi di abbandono del percorso educativo o che abbiano manifestato difficoltà nell’acquisizione dei livelli essenziali di apprendimento o nella socializzazione o, infine, che necessitino di ri-orientamento verso altri percorsi formativi.

I moduli dovranno riguardare il rafforzamento di base delle competenze relative alla lingua italiana (modulo obbligatorio di base) accanto ad uno o più moduli tematici. Per perseguire l’obiettivo della “rete” è possibile prevedere l’attivazione di moduli indirizzati ai genitori degli studenti coinvolti, per creare un rapporto diretto con le famiglie, per scendere sul territorio e sviluppare una sinergia costruttiva che può aiutare la società civile a crescere accanto ai giovani per aumentarne la consapevolezza e la maturità.

Saranno considerate ammissibili le spese per le attività formative e di valutazione (esperti e tutor), le attività di gestione (materiali didattici, compensi al personale scolastico, attrezzature, spese di viaggio) ed eventuali costi aggiuntivi. Come la mensa o figure professionali di supporto. Una quota non superiore al 5% del totale potrà essere destinata all’acquisto di supporti informatici da utilizzare durante le lezioni (ad esempio Lim, computer, software didattici).

La misura, promossa dal Dipartimento Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana, s’inserisce nell’ambito degli obiettivi comunitari e nazionali che guardano ad una più moderna società della conoscenza, ed è cofinanziata con le risorse del Fondo Sociale Europeo (Fse 2014/2020).

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