Acqua inquinata a Messina: servizio verso la normalizzazione - QdS

Acqua inquinata a Messina: servizio verso la normalizzazione

Lina Bruno

Acqua inquinata a Messina: servizio verso la normalizzazione

martedì 20 Giugno 2023

Un’area del centro cittadino interessata da una contaminazione da idrocarburi che ha richiesto provvedimenti straordinari e urgenti. Priorità al tema sicurezza, poi si accerteranno le responsabilità

MESSINA – Tre ordinanze sindacali, una riunione in Prefettura, l’attivazione del Centro operativo comunale, il divieto di utilizzare l’acqua. La contaminazione da idrocarburi della rete idrica, in un’area del centro cittadino che è stata adesso ancora di più circoscritta, sta creando non pochi disagi ai cittadini della zona, che la scorsa settimana hanno visto uscire dai rubinetti di casa liquido maleodorante.

Dopo i primi controlli effettuati dall’Amam è stato chiaro che a inquinare la rete è un serbatoio che perde gasolio, interrato vicino alle tubazioni e probabilmente in uso a qualche condominio in passato per alimentare un impianto di riscaldamento centralizzato. Il gasolio è stato rimosso mentre sul serbatoio si interverrà a breve, come ha spiegato al QdS Loredana Bonasera, presidente Amam: “Questo tipo di inquinamento non ci era mai capitato, l’abbiamo trovato in tempi brevi, abbiamo sezionato quella porzione di area più contaminata e abbiamo proceduto all’estrazione di questo liquido”.

In seguito durante un tavolo convocato in Prefettura si è stabilito di emettere una nuova ordinanza per gestire “l’emergenza acqua” a Messina e per distinguere le tre aree: rossa, gialla e bianca. “Poi – ha aggiunto Bonasera – dovremo fare uno scavo, estrarre questa cisterna, bonificare l’area, trovare il punto di commistione quindi la rottura della condotta, metterla in sicurezza e dopo daremo ai cittadini tutte le indicazioni di come pulire serbatoi e condotte fino a quando i parametri saranno tornati normali. Abbiamo anche il supporto di Asp, Arpa e tutti gli Enti competenti”.

Responsabilità, tempi per la bonifica e normalizzazione, come sottolineato da Amam, “non si possono prevedere. Siamo con un laboratorio mobile per le analisi che hanno bisogno di 24 ore per essere processate, continuiamo a monitorare. Vedremo poi le responsabilità. Intanto stiamo agendo per mettere in sicurezza. Per la bonifica ci saranno costi notevoli, è un’attività che dovremo affidare a ditte specializzate”.

In una delle ordinanze emesse il sindaco di Messina, Federico Basile, oltre a ribadire il divieto dell’uso dell’acqua, nella zona rossa anche per l’igiene, ha sollecitato “tutti i proprietari e amministratori di condominio degli stabili ricadenti nelle Aree rosse e gialle, di verificare la tenuta dei serbatoi e se all’interno delle aree di pertinenza degli immobili, siano presenti cisterne di accumulo di combustibile, anche dismesse, a servizio degli impianti di riscaldamento o se, di recente le cisterne siano state oggetto di lavori di sostituzione, manutenzione o dismissione”.

Per quanto riguarda l’erogazione idrica, tornata pian piano alla normalità, l’Amam ha precisato la necessità di “attenersi a precise norme d’uso che via via comunicheremo, sulla scorta dei campionamenti costanti, per garantire alla popolazione la massima incolumità”.

Per alleviare i disagi l’azienda ha messo ha disposizione tre autobotti collocate in piazza Masuccio, viale Italia, piazza Lo Sardo.

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