L’acqua, una risorsa comune da tutelare anche per la pace - QdS

L’acqua, una risorsa comune da tutelare anche per la pace

redazione

L’acqua, una risorsa comune da tutelare anche per la pace

sabato 30 Marzo 2024

Pur collocandosi al terzo posto in Europa nella classifica dei paesi con maggior disponibilità di acqua, l'Italia riscontra ancora una perdita annuale pari a 3,4 miliardi di metri cubi di acqua

Pur collocandosi al terzo posto in Europa nella classifica dei paesi con maggior disponibilità di acqua, l’Italia riscontra ancora una perdita annuale pari a 3,4 miliardi di metri cubi di acqua, dovuta all’antiquata rete idrica. Secondo gli studi condotti dall’Istat e da Legambiente nel 2022, in Italia l’acqua riveste un ruolo cruciale in molteplici settori. Considerando che il nostro Paese è caratterizzato da una forte tradizione agricola e da una vasta produzione alimentare, il settore agrario rappresenta il 55% dell’intera domanda, il settore industriale ed energetico il 27% e il 18% per gli usi civili, tra cui il turismo, in quanto laghi, fiumi e mari attraggono visitatori da tutto il mondo.

L’acqua costituisce anche una risorsa per l’energia, infatti trova impiego nelle centrali termoelettriche e idroelettriche, oltre ad essere vitale per la conservazione dell’ambiente visto che supporta la biodiversità e gli ecosistemi acquatici. Tuttavia i cambiamenti climatici, con conseguenti innalzamento delle temperature e siccità, rendono l’acqua una fonte sempre meno reperibile. Eppure, secondo l’Istituto Eurispes, in Europa, la presenza di un sistema infrastrutturale disfunzionale, concepito sulla base delle necessità degli anni Cinquanta, determina la dispersione di circa il 25% dell’acqua potabile all’interno delle reti di distribuzione. Ma se in media gli europei consumano 125 litri di acqua al giorno, gli italiani ne consumano 236 litri, grazie alle tubature e alle loro perdite.

Al riguardo, esistono differenze sostanziali tra un Nord, con medie di perdite idriche inferiori alla media nazionale, e un Centro-Sud in cui permangono situazioni di grave criticità. Ancora più in dettaglio, nel 57% dei comuni italiani vi sono livelli di perdite superiori al 35% dei volumi d’acqua immessi in rete. Detta in altro modo, in Italia ogni giorno vengono buttati 157 litri di acqua per abitante.

Diventa allora importante valorizzare questa risorsa e a tal fine si sono mosse le istituzioni europee e mondiali. Infatti il 12 gennaio 2021 l’Unione europea ha adottato la nuova direttiva sulle acque destinate al consumo umano. Si tratta della prima legislazione europea in vigore grazie all’iniziativa popolare di 1,8 milioni di cittadine e cittadini europei, che hanno chiesto alla Commissione di aggiornare la precedente direttiva del 1998. L’obiettivo è assicurare la buona qualità dell’acqua per uso potabile, l’accesso garantito e l’adeguata fornitura a tutte e a tutti e una gestione delle risorse idriche indipendente dalle logiche di mercato.

Perché, come ci dice l’ONU, l’acqua può creare pace o innescare conflitti. Quando l’acqua scarseggia o è inquinata, o quando le persone lottano per accedervi, le tensioni possono aumentare. Pertanto il tema della Giornata mondiale dell’acqua 2024 è stato “Water for peace”. Del resto uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU è proprio garantire l’accesso a fonti di acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari a tutti entro il 2030.

L’acqua è una risorsa comune e affrontare la crisi richiede azioni immediate. Modificare il consumo d’acqua e adottare comportamenti sostenibili possono promuovere l’armonia tra comunità e paesi. Dalle convenzioni delle Nazioni Unite, alle azioni a livello locale, unirsi per un uso equo e sostenibile dell’acqua è essenziale per far fronte a questa sfida globale.

Studentesse e Studenti della III A n.o.

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