Acqua risorsa imprescindibile per l'agricoltura in Sicilia - QdS

Acqua risorsa imprescindibile per l’agricoltura in Sicilia

redazione

Acqua risorsa imprescindibile per l’agricoltura in Sicilia

Benedetta Brioschi  |
martedì 07 Marzo 2023

The European House - Ambrosetti: “Il settore agricolo va sostenuto con nuove tecnologie digitali”. E genera un fatturato di 5,4 miliardi di Euro nel 2021, pari all’8,1% del totale nazionale

Il rapporto dell’Italia con l’acqua si caratterizza per una situazione a luci e ombre. L’estate 2022 ha riportato sulle prime pagine dei giornali italiani ed internazionali il tema della risorsa idrica, evidenziando quanto la nostra società e il nostro sistema economico, nonostante gli sviluppi tecnologici, siano ancora fortemente legati ad essa e mettendo in luce la necessità di accelerare la transizione circolare della sua gestione.

Il 2022 è stato l’anno più caldo e meno piovoso della storia italiana

Il 2022 è stato l’anno più caldo e meno piovoso della storia italiana, con temperature di +2,7° C superiori alla media dell’ultimo trentennio e anomalie pluviometriche pari a -48 mm. Il cambiamento climatico, sebbene abbia raggiunto il suo apice nel Paese nel 2022, agisce sul territorio italiano da anni in modo eterogeneo. Nel decennio 2010-2020, la temperatura media italiana ha subito un aumento del +8% e una riduzione delle precipitazioni del -58%, secondo gli ultimi dati Istat disponibili. La riduzione delle precipitazioni va di pari passo la crescita della violenza degli eventi meteorologici: le piogge intense in Italia sono aumentate del +45,4% all’anno negli ultimi 15 anni e gli allagamenti nelle città sono cresciuti annualmente del +27,7%. In aggiunta, il suolo italiano si dimostra sempre più “impreparato” ad assorbire gli ingenti quantitativi di pioggia registrati durante gli eventi estremi. Da un lato a causa del crescente consumo di suolo: al 2020, in Italia sono stati consumati irreversibilmente oltre 2,1 milioni di ettari di suolo, pari al 7,1% del totale nazionale. Dall’altro, il suolo non coperto artificialmente ha la qualità peggiore d’Europa: l’Italia ha la più alta quota europea di suolo affetto da erosione, un quarto del totale.

All’interno del contesto nazionale, complice un clima tradizionalmente più arido, la Sicilia ha percepito una crescita delle temperature inferiore alla media nazionale con un valore del +6% dal 2010 al 2020 e una riduzione delle piogge più contenuta, registrando una variazione del -41% nello stesso periodo. Tuttavia, il territorio siciliano è al 1° posto in Italia per il manifestarsi di eventi estremi nell’ultimo decennio, sperimentandone 175. Inoltre, all’interno del contesto urbano, Agrigento è la 3° città in Italia per la realizzazione di eventi estremi: sono stati 32 dal 2010, di cui il 47% legati all’acqua.

Il nostro Paese rimane uno dei più idrovori d’Europa

Oltre alle conseguenze del cambiamento climatico, la pressione sulla risorsa acqua è esacerbata dalle abitudini di consumo. Secondo le elaborazioni della Community Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti, il nostro Paese rimane uno dei più idrovori d’Europa, con oltre 9 miliardi di m3 di acqua prelevata ogni anno per uso civile (1° Paese dell’Unione Europea) e con 153 m3 di acqua prelevata per abitante all’anno (2° Paese dell’UE).

Allo stesso tempo, l’Italia investe nell’infrastruttura idrica nazionale solamente 49 Euro per abitante all’anno, poco più della metà della media europea, 82 Euro (i dati aggiornati saranno pubblicati il 22 Marzo in occasione della presentazione del Libro Bianco 2023 della Community Valore Acqua per l’Italia). La capacità di accrescere il tasso di investimento italiano nel settore idrico è indebolita dalla presenza delle gestioni in economia, ossia a carico delle amministrazioni pubbliche locali, che si limitano ad investire mediamente 8 Euro per abitante all’anno. Queste ultime sono una caratteristica pervasiva del Mezzogiorno e raggiungono il 24% delle tipologie di affidamento nel Sud e il 29% nelle Isole, a fronte di una media nazionale del 10%. In particolare, in Sicilia le gestioni in economia riguardano il 65% dei comuni e il 44% della popolazione.

Limitati investimenti nella rete, con tassi di perdita idrica accentuati al Sud

I limitati investimenti comportano un patrimonio di rete idrica vetusto, di cui 60% ha più di 30 anni e il 25% più di 50 anni.
La fotografia disegnata comporta un’elevata quota di perdite idriche nella fase di distribuzione pari al 42,4% (quasi il doppio della media dell’UE del 25%), che cresce nei territori meno propensi ad investire e quindi caratterizzati da gestioni in economia. In questo senso non sorprende, purtroppo, che la Sicilia riporti di un tasso di perdite idriche percentuali in fase di distribuzione pari al 52,5% (+10,1 punti percentuali rispetto alla media del Paese).

Per favorire la resilienza di approvvigionamento idrico, la tecnologia può rappresentare un sostegno fondamentale per tutta la filiera estesa dell’acqua, dall’agricoltura al settore urbano.

Proprio l’agricoltura, in quanto maggior utilizzatore di acqua in Italia, con un volume annuale di 11,6 miliardi di m3 consumati nel 2021, si è dimostrato il settore più vulnerabile alla crisi siccitosa del 2022. Alla luce dello scenario di siccità, trattenere risorsa idrica che naturalmente cade sul territorio diventa fondamentale. Secondo le stime di Coldiretti, i danni provocati dalla siccità e dai fenomeni metereologici estremi nel settore agricolo ammontano a 6 miliardi di Euro nel 2022, ovvero circa il 10% dell’attuale valore della produzione dell’intera filiera.

I fenomeni sempre più ricorrenti hanno causato ingenti perdite di raccolto di circa il 50% del totale, con differenze a seconda della tipologia di coltura, particolarmente accentuate per la verdura (-70% nel 2022 rispetto al 2021), il mais e la soia (-50%), l’olio (-40%), la frutta (-35%) e il grano (-25%). Tali perdite si inseriscono, inoltre, in una dinamica di medio periodo tutt’altro che rosea: già nel periodo 2015-2020, il Paese aveva perso il 15% delle colture di verdura, il 14% di olio e olive, il 9% di grano.

Benedetta Brioschi
Associate Partner e Responsabile Food&Retail e Sustainability,
The European House – Ambrosetti

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017