Agricoltura in ginocchio, la provincia di Trapani chiede aiuto - QdS

Agricoltura in ginocchio, la provincia di Trapani chiede aiuto

Vincenza Grimaudo

Agricoltura in ginocchio, la provincia di Trapani chiede aiuto

sabato 29 Luglio 2023

Tutti i Comuni si mobilitano, sarà stipulato un documento unico e sottoscritto da tutti i consigli comunali. La crisi del comparto è palpabile, dai danni per eventi naturali a quelli legati al mercato

MARSALA (TP) – Dalla peronospora alla crisi di mercato, per arrivare agli aumenti dei costi delle materie prime.
Gli agricoltori della provincia trapanese lanciano un grido di allarme e chiedono di essere ascoltati nei piani alti del governo nazionale.
Per farlo sono partite le prime mobilitazioni in diversi comuni della provincia che hanno visto un confronto tra sigle di categoria, addetti ai lavori e le varie amministrazioni locali.
Si sta mettendo a punto l’idea di realizzare un documento unico fra tutti i consigli comunali da inviare al governo regionale e nazionale, sollecitando i deputati regionali e nazionali di riferimento del collegio.

A Marsala lamentati danni da avversità atmosferiche, distillazione di crisi, ristrutturazione dei debiti, vendemmia verden e la verifica di un aiuto in regime de minimis di cui potrebbero usufruire direttamente i viticoltori. Sono i punti su cui si è focalizzato l’incontro sulla “crisi del settore vitivinicolo”, tenutosi al palazzo comunale di Marsala su iniziativa del sindaco Massimo Grillo e del primo cittadino di Petrosino Giacomo Anastasi. Punti, su cui si è riscontrata totale condivisione degli altri rappresentanti istituzionali invitati al tavolo tecnico, a cominciare dai deputati regionali Cristina Ciminnisi, Dario Safina, Stefano Pellegrino e Nicola Catania.

Il direttore dell’ispettorato provinciale agricoltura Vito Falco riguardo all’emergenza peronospora (fungo della vite), ha evidenziato la lunga procedura che segue la richiesta di accertamento dei danni. Alla luce della previsione di un fortissimo calo della produzione di uva da vino (in taluni casi anche oltre il 50%), agire con la massima tempestività è urgente.

E ciò su più fronti, ossia concentrando gli sforzi su avversità atmosferiche, distillazione di crisi, ristrutturazione dei debiti, vendemmia verde, de minimis, i punti su cui – in maniera unanime – sono confluiti tutti i presenti al tavolo tecnico di Marsala. Come e dove trovare le risorse (uno stanziamento di 20 milioni, si auspica) è un impegno che i deputati regionali presenti si sono assunti, coinvolgendo in prima battuta sia l’assessore regionale all’agricoltura Luca Sammartino che il dirigente regionale Dario Cartabellotta. Da Marsala e Petrosino si avvia un percorso di sostegno alla crisi vitivinicola che investe tutta la Sicilia.

Ad Alcamo lanciato un sos dai produttori agricoli e dalle cantine colpiti dalla crisi del mercato, dei costi delle materie prime e anche dagli effetti climatici. Nel corso di una riunione nell’aula consiliare gli addetti ai lavori hanno incontrato l’amministrazione comunale.

Dal governo cittadino raccolto il grido d’aiuto, al via interlocuzioni con i governi regionale e nazionale per chiedere sostegni alla categoria. La vicesindaco con delega alle Attività produttive, Caterina Camarda, ha incontrato i rappresentanti della Cia, la confederazione italiana degli agricoltori, e i presidenti delle cantine sociali.
Ad essere affrontata l’annosa questione riguardante la viticoltura locale, colpita gravemente dalla peronospora, oltre che dall’emergenza climatica e dagli alti costi della produzione agricola.
“Abbiamo raccolto il grido di allarme della Cia e delle cantine sociali – commenta la Camarda -. L’interlocuzione intrapresa con gli operatori del settore è finalizzata a sensibilizzare la deputazione regionale, nonché il governo centrale, che godono di precise competenze in materia, per trovare delle soluzioni concrete e cercare di far fronte ad una situazione che, purtroppo, ogni anno, presenta delle nuove criticità, frutto delle congiunture economiche, oltre che climatiche”.

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