Agrigento, sinergia per porre un freno alle devianze giovanili - QdS

Agrigento, sinergia per porre un freno alle devianze giovanili

Irene Milisenda

Agrigento, sinergia per porre un freno alle devianze giovanili

giovedì 15 Giugno 2023

L’appello del questore Emanuele Ricifari a tutte le parti sane della società, dalle Forze dell’ordine alle istituzioni, fino ad arrivare alle famiglie: occorre muoversi per intervenire subito

AGRIGENTO – “Genitori, famiglie, Istituzioni tutte: svegliamoci oppure avremo molti morti in mezzo alla strada causati dallo sballo e non dai colpi di pistola”. Questo è il durissimo appello lanciato dal questore Emanuele Ricifari alla comunità agrigentina, cui ha chiesto di fare la propria parte per educare al meglio i giovani e le generazioni del futuro.

Forze di polizia, Magistratura ma soprattutto famiglie e scuola devono, secondo Ricifari, recitare un ruolo fondamentale per invertire un trend che lo stesso capo della sicurezza pubblica ha definito “allarmante”. In provincia sta circolando tanto crack tagliato male, ma anche hashish e marijuana con principi attivi diversi da quelli di dieci anni fa. Non soltanto droga, però: ormai è comune vedere in giro tanti minorenni che, in stato confusionale, spesso vomitano per le strade dopo aver bevuto litri di alcol.

Alcol e droga – ha sottolineato il capo della Polizia agrigentina – soprattutto tra i giovani stanno diventando di una pericolosità sociale gravissima. Da padre prima, dico che non è bello vedere ragazzine ubriache e qui la responsabilità non è né del sindaco, né del magistrato, né del poliziotto, ma dei genitori. Va ristabilito il principio di autorità e se dovessi riscontrare ancora certe situazioni le segnalerò ai servizi minorili della giustizia”.

Ormai a cadenza mensile in Prefettura si riunisce il Comitato per l’ordine della sicurezza pubblica, alla presenza di tutte le Forze di polizia e del primo cittadino, per discutere di una movida diventata sempre più selvaggia. “Regole chiare e tolleranza zero” sono state chieste nell’ultima riunione dal prefetto Filippo Romano e secondo l’ultima ordinanza sindacale per il centro città, dal lunedì al giovedì, i gestori dei locali hanno l’obbligo di ridurre la musica alle ore 24 per l’esterno, mentre nella zona balneare di San Leone, slitta di un’ora. Il venerdì, il sabato e nei prefestivi, invece, si potrà chiudere alle 3.

“Facciamo le riunioni – ha concluso il questore – noi e i Carabinieri promuoviamo azioni per il contrasto dello spaccio, della movida rumorosa e violenta. Poi però queste azioni non trovano l’assistenza delle altre istituzioni. E noi, come Stato, cominciamo a essere poco credibili. Se poi, per esempio, lo spacciatore continua a essere libero, se poi all’esercente, dopo che abbiamo fatto multe per mille o cinquemila euro o gli abbiamo sospeso la licenza tre volte per una settimana, il Comune non revoca la licenza, ci facciamo trovare tutti impreparati. O ci si muove organicamente, Magistratura, Polizia, Istituzioni locali, politica, oppure, procedendo in ordine sparso, mandiamo messaggi che funzionano poco”.

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