Agrigento, un Parco della Memoria per dire “No” alla mafia - QdS

Agrigento, un Parco della Memoria per dire “No” alla mafia

Irene Milisenda

Agrigento, un Parco della Memoria per dire “No” alla mafia

mercoledì 15 Febbraio 2023

Verrà realizzato lungo la Strada statale 640 su iniziativa dell’associazione Conalpa. Un modo per rendere onore in particolare al giudice Beato Rosario Livatino, molto sensibile ai temi ambientali

AGRIGENTO – Un Parco della Memoria in onore delle vittime di mafia nascerà lungo la Strada statale 640, nell’area adiacente la stele commemorativa del giudice Beato Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990.

“Livatino – ha spiegato il cavaliere Domenico Bruno, presidente della delegazione agrigentina del Conalpa (Coordinamento nazionale alberi e paesaggio), che sta portando avanti il progetto – era un precursore dei giudici amanti della natura. Si è occupato più volte di incendi boschivi, molto spesso dolosi, e con la nascita di questo parco vogliamo omaggiarlo perché è stato un vero difensore dell’ambiente, che tutelava attraverso l’applicazione della Legge”.

Verrà in primis bonificata l’area e verrà realizzato un percorso che, dalla stele, arrivi al luogo dell’uccisione con alberi, panchine e un impianto di illuminazione alimentato da un sistema fotovoltaico che garantirà anche il funzionamento di un adeguato impianto di videosorveglianza che implementerà quello esistente. Inoltre, verranno collocate delle locandine, delle immagini corredate da didascalie e saranno raccontate le vite di carabinieri, poliziotti, agenti delle scorte, magistrati che sono stati barbaramente uccisi dalla criminalità organizzata.

“Il Parco della Memoria – ha aggiunto il progettista Giovanni Lo Iacono – dovrà diventare una meta speciale per le scolaresche, per le famiglie e per tutte quelle persone che intendono onorare la memoria dei nostri eroi, gli eroi del popolo siciliano che hanno trovato la morte perché cercavano di riscattare tutte quelle persone oneste che vivono la loro vita spesso offesa e mortificata da uomini senza scrupoli, privi di valori e sentimenti di umanità”.

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