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Aree naturali protette, un tesoro da condividere

redazione

Aree naturali protette, un tesoro da condividere

mercoledì 03 Gennaio 2024

La Regione fruibile al pubblico questo immenso patrimonio naturalistico attraverso il sistema regionale delle aree naturali protette, in collaborazione con gli enti gestori

Comunicazione istituzionale

La Sicilia è uno dei luoghi in cui la natura esprime maggiormente l’enorme ricchezza di ecosistemi, habitat e biodiversità presenti nel Mediterraneo e in Europa. Dal punto di vista geologico l’Isola è anche una delle regioni più complesse del Mediterraneo perché si trova tra 2 zolle continentali, Europa ed Africa, in movimento da milioni di anni. La Regione Siciliana rende fruibile al pubblico questo immenso patrimonio naturalistico attraverso il sistema regionale delle aree naturali protette, in collaborazione con gli enti gestori. Una rete di siti costituita da 4 parchi regionali, 1 parco nazionale, 75 riserve naturali regionali, 245 Siti Natura 2000, 7 aree marine protette, 93 geositi e 2 Geoparks riconosciuti dall’Unesco, che sono il Parco delle Madonie in provincia di Palermo e le Rocche di Cerere, tra le province di Enna e Caltanissetta.

“La Regione Siciliana vuole offrire ai visitatori l’opportunità di immergersi in questa enorme ricchezza che ci offre la natura – spiega il dirigente del coordinamento Aree naturale protette del Servizio 3 del dipartimento Ambiente, Francesco Picciotto -. Un viaggio che mette l’uomo a contatto con il suo ambiente naturale e lo fa viaggiare nel tempo, se pensiamo per esempio che l’Abies nebrodensis è una conifera relitto dell’ultima glaciazione in Europa ed è presente al mondo soltanto in una quindicina di esemplari all’interno del Parco delle Madonie”. Non solo passeggiate naturalistiche, ma tante altre opportunità di relax e di studio si possono cogliere scegliendo le aree naturali protette messe a “sistema” dalla Regione. L’approccio alle aree protette da circa due anni è unico per metodologia, ma orientato al diverso target di utenti, come ad esempio studenti, famiglie, sportivi. Un approccio che inizia sempre da un’esperienza sensoriale. L’obiettivo finale è accrescere nel pubblico la consapevolezza ambientale, non solo nei riguardi della propria terra, ma di tutto il pianeta.

L’attenzione alle giovani generazioni attraverso esperienze memorabili

“In campo educativo ambientale ai ragazzi delle scuole che vengono a visitarci – racconta il dirigente Picciotto – vogliamo offrire un’esperienza memorabile, utilizzando una metodologia coinvolgente di tipo sensoriale, emozionale e sentimentale, prima di arrivare ai concetti. L’obiettivo è l’alfabetizzazione ecologica per portare le giovani generazioni, oggi più connesse ai centri urbani che alle campagne, innanzitutto a collegarsi sensorialmente con il mondo in cui vivono per poi arrivare all’educazione ambientale”. A ottobre la Regione ha presentato alla fiera Didacta di Misterbianco un catalogo di offerta educativa per le scuole di ogni ordine e grado con 160 programmi accessibili gratuitamente in 31 delle aree protette. Il catalogo è disponibile all’interno del portale Orbs, l’Osservatorio regionale sulla biodiversità siciliana.

Crescono le visite di famiglie e turisti

La seconda categoria di utenti è rappresentata da famiglie, gruppi di escursionisti, turisti che scelgono di trascorrere sempre di più il tempo libero a contatto con la natura. Queste categorie sono in aumento dopo la pandemia. “Per questi utenti – dice il dirigente Picciotto – le attività puntano sull’interpretazione ambientale e culturale, che inizia sempre dall’esperienza sensoriale, con l’obiettivo di accendere nei visitatori il desiderio di approfondire le conoscenze”.

Un patrimonio di grande valore messo a sistema

Tra i 4 parchi regionali, il Parco delle Madonie, in provincia di Palermo, è il secondo in ordine di istituzione e il terzo per quanto riguarda l’estensione. Ha un paesaggio caratterizzato da boschi e variegato per specie di piante e animali, che si estende dalle cime montuose di Pizzo Carbonara, Monte dei Cervi e Pizzo Dipilo fino alla costa. Il Parco fluviale dell’Alcantara è il più giovane, istituito nel 2001 e ricadente tra le province di Catania e Messina. Ha un paesaggio geologico unico, “disegnato” dal passaggio del fiume che ha creato forme spettacolari come le “Gole di Larderia” note come “Gole dell’Alcantara”. L’isola di Pantelleria è il primo parco nazionale (e fino ad adesso l’unico) istituto nel 2016 ed è la punta emergente di un complesso vulcanico visibile per circa il 28%.

Un unicum al mondo è il geosito in provincia di Agrigento che comprende le famose grotte vaporose del Monte Kronio. In provincia di Trapani, attrae turisti e visitatori la Riserva naturale dello Zingaro, la prima riserva istituita in Sicilia nel 1981. Una tra le cave (che in Sicilia Orientale è il termine utilizzato per descrivere una gola) più spettacolari da ammirare si trova nella riserva Naturale Cavagrande del Cassibile, in provincia di Siracusa, ovvero la Cava Grande, considerata il più grande canyon naturale d’Europa. Tantissime altre notizie sul patrimonio naturale della Sicilia si trovano all’interno del portale Orbs, Osservatorio regionale della biodiversità siciliana. É una bussola per chi cerca informazioni sia di carattere tecnico e specialistico, sia per chi vuole conoscere la biodiversità e l’importanza della sua conservazione. Il portale offre anche informazioni sull’accesso ai siti, sulle attività che si svolgono e sugli eventi in alcuni periodi dell’anno, come ad esempio le festività. Utili sono i decaloghi pubblicati per una fruizione consapevole e responsabile delle aree protette. Oltre al portale, il sistema regionale delle aree protette fornisce notizie in tempo reale attraverso i canali social dedicati. Le aree naturali protette sono anche inserite all’interno dell’Osservatorio turistico della Regione Siciliana.

La Regione in linea con le politiche ambientali Ue

L’Unione europea pone molta attenzione alle questioni ambientali in connessione con le politiche agricole. In particolare, la politica agricola intesa come salvaguardia del pianeta e benessere sociale dell’uomo, è stata la via maestra che ha condotto i Paesi ad occuparsi di ambiente a 360 gradi.

Basti pensare alle azioni messe in campo dall’Assesorato Agricoltura, Sviluppo  rurale e Pesca mediterranea della Regione Siciliana con i fondi comunitari del Psr Sicilia 2014-2022 e del Piano Strategico della PAC 2023-2027 attraverso bandi pubblici rivolti agli imprenditori per investire sul territorio. Una grossa opportunità economica anche per le aziende agricole che si trovano nei siti di rete Natura 2000 e usufruiscono delle risorse comunitarie per coniugare salvaguardia dell’ambiente e sviluppo del tessuto economico e sociale.

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