L’Arnas Garibaldi brinda ai successi del 2023 e rinnova la sua missione scientifico-sanitaria - QdS

L’Arnas Garibaldi brinda ai successi del 2023 e rinnova la sua missione scientifico-sanitaria

L’Arnas Garibaldi brinda ai successi del 2023 e rinnova la sua missione scientifico-sanitaria

giovedì 28 Dicembre 2023

Natale a Nesima, uno straordinario incontro tra la città e l’ospedale che, da ben venti anni, induce ad un momento di riflessione sul percorso della nascita

Comunicazione aziendale

Puntuale come un orologio svizzero è arrivata, anche quest’anno, la festa dell’Arnas Garibaldi, per brindare ai dodici mesi appena trascorsi in compagnia dei bambini nati nel presidio ospedaliero di Nesima durante il 2023. L’occasione, peraltro, è stata rivestita da una veste assai speciale, trattandosi del ventesimo appuntamento con l’evento organizzato dal dipartimento Materno-infantile, diretto dal Professore Giuseppe Ettore. Come avvenuto l’anno scorso, il gioioso raduno di Natale è stato rigorosamente registrato per essere mandato in streaming nel sito istituzionale e sul profilo Facebook dell’Arnas Garibaldi. “Si tratta – dice Fabrizio De Nicola, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – di uno straordinario incontro tra la città e l’ospedale che, da ben venti anni, induce ad un momento di riflessione sul percorso della nascita. Questo è un segnale di speranza soprattutto in un periodo, come quello odierno, in cui è forte il fenomeno della denatalità”.

Dopo l’accoglienza della Fanfara del 6° reggimento Bersaglieri della brigata meccanizzata “Aosta” e i saluti istituzionali delle autorità politiche, civili e religiose, il programma della festa, per l’occasione affidato alle cure della giornalista Valeria Maglia, è stato contraddistinto da un piccolo spettacolo e numerose sorprese, tra cui l’esibizione del Coro della Scuola Diaz-Manzoni, coordinata dalla dirigente Ivana Gualtieri, nonché tante premiazioni per coloro che sono distinti nel supporto al valore della nascita e della crescita.

Tra coloro che hanno ricevuto quest’anno il simbolo del dipartimento Materno-infantile, con specifica menzione di merito, vi sono il questore di Catania, Giuseppe Bellassai, il direttore del quotidiano ‘La Sicilia’, Antonello Piraneo, il direttore della clinica ortopedica dell’Università di Catania, professore Vito Pavone, il responsabile del Cnr Ibib di Catania, professore Enrico Parano, la pediatra dottoressa Patrizia Barone, il direttore clinica pediatrica dell’Università di Catania, professore Martino Ruggieri, la rappresentante della fondazione ‘Terre des hommes” Italia, Federica Giannotta, la responsabile Uosd reumatologia pediatrica, la presidente dell’Ordine della professione ostetrica, dottoressa Rosaria Taverna, le associazione di volontariato ‘Mani di Mamma’, ‘Diabete e Famiglia’, ‘Bambini in crescita’, il personale medico e infermieristico dell’Arnas Garibaldi che ha contribuito alle attività del Dipartimento Materno Infantile, le mamme e le coppie che hanno affrontato gravidanze ad alto rischio con esito positivo, nonché l’Accademia delle belle arti di Catania per la realizzazione del logotipo Natale a Nesima.

Il premio dedicato ad Angela Motta, indimenticata direttrice dell’Uoc di Neonatologia-tin dell’Arnas Garibaldi, è stato invece consegnato dal dott. Nino Niceforo, consorte del medico scomparso, a due bimbini nutriti attraverso il latte materno donato. Una menzione speciale, infine, è andato al giornalista Massimiliano Cavaleri, direttore del premio ‘Massimo Troisi’, per il contributo professionale e umano a sostegno dell’Arnas Garibaldi. Particolarmente toccante il messaggio dell’arcivescovo metropolita di Catania, monsignor Luigi Renna, che ha augurato un sereno Natale alla comunità catanese. “Rilanciare la famiglia – ha affermato il prelato – è un compito che riguarda tutti noi. Abbiamo la responsabilità di contribuire collettivamente alla ripresa dei più importanti valori della vita, passando indistintamente dalla nascita alla crescita”. Tra le autorità che hanno fatto sentire la propria presenza con un personalissimo videomessaggio il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, il sindaco di Catania, Enrico Trantino e il sovrintendente del Teatro Massimo ‘Bellini’ di Catania, Giovanni Cultrera. “Questa edizione della Festa – ha concluso Giuseppe Ettore – è davvero speciale, perché sancisce venti anni di lavoro e di impegno, con la nascita di oltre quarantamila bambini. Per questo vorrei ringraziare le ostetriche e i medici che collaborato giornalmente, nonché ogni singola componente del mio dipartimento e dell’intero ospedale. Festeggiare i bambini nati ogni anno, insieme alle mamme, ai papà, alle famiglie e a tutto il personale, vuole rinnovare con forza il valore della nascita”.

Un anniversario davvero speciale quello del “Natale a Nesima”, giunto alla ventesima edizione, che l’Arnas Garibaldi ha celebrato al Teatro Sangiorgi di Catania. Un’occasione per ripercorrere la storia dell’evento che, a cominciare dal 2004, riporta ogni anno i piccoli nati nel luogo dove sono venuti alla luce per festeggiare insieme. In quattro lustri di attività, il dipartimento diretto dal professore Giuseppe Ettore, ha realizzato un funzionale progetto sulla salute delle donne, promuovendo percorsi di cura e di assistenza innovativi. L’evento è stato moderato dal giornalista Michele Cucuzza, con i saluti istituzionali in videomessaggio del presidente del Senato, Ignazio La Russa, quelli del prefetto di Catania, Maria Librizzi, del sindaco di Catania, Enrico Trantino, e del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno. Ad aprire l’appuntamento è stata la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, la quale ha ribadito la necessità di mettere a punto politiche efficaci per la famiglia. “Ci siamo occupati di natalità sin dalla prima Finanziaria, – ha detto la Ministra – cercando di porre in essere azioni che vadano in direzione della protezione e del rilancio della famiglia. In tutti i settori possibili: nel mondo del lavoro, nella sanità e in tanti altri”.

Alle parole del ministro ha fatto seguito un bellissimo video-racconto delle venti edizioni della festa, a cui hanno partecipato personaggi straordinari che hanno fatto la storia della nostra città. A dare il benvenuto è intervenuto, poi, il commissario straordinario dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola, il quale ha ricordato il lavoro svolto in questi anni. “In questi anni – ha detto il manager – abbiamo ci siamo impegnati con progettualità e orgoglio, raggiungendo obiettivi importanti anche in periodi difficili, com’è accaduto durante la pandemia o nei giorni successivi all’alluvione del 2021. Nel nostro ospedale, in venti anni, sono nati ben 40 mila bambini, segno che abbiamo instaurato un solido rapporto di fiducia con la città”.

Particolarmente applaudito anche il messaggio di monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania, il quale ha voluto sottolineare la necessità di riscoprire il vero valore del Natale e di colorarlo principalmente con il valore della famiglia. Di grande spessore tecnico, invece, sono stati gli interventi di alcuni protagonisti nazionali del settore materno-infantile, come Giampaolo Donzelli, ordinario di neonatologia all’Università di Firenze, Antonio Ragusa, direttore dell’Uoc di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Maggiore di Biologia, e Silvia Vaccari, Presidente Nazionale delle ostetriche. Non è mancata, infine, la voce della società civile, politica e religiosa, con gli interventi di Linda Laura Sabbatini, già direttore dell’Istat, Maddalena Morgante, deputato presso la commissione Affari sociali e Sanità della Camera, Rosmarì Scilanga, responsabile pastorale familiare della Conferenza episcopale siciliana, nonché quello di Giusy Malato, campionessa di pallanuoto pluridecorata a livello internazionale.

In chiusura, il professore Giuseppe Ettore ha voluto sottolineare con parole davvero toccanti il significato della natalità. “L’evento della gravidanza e quello della nascita sono momenti speciali – ha detto il primario – per la madre e per il padre. L’arrivo di un figlio comporta una riorganizzazione della vita, che riguarda in primo luogo la sfera personale della donna divenuta madre, chiamata ad affrontare un mutamento sul piano emotivo, affettivo, psicologico e sociale. Festeggiare ogni anno la nascita rinnova molteplici emozioni, riflessioni, valutazioni e progetti”.

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