Assegno unico, in Sicilia salgono ancora gli aventi diritto

Assegno unico, in Sicilia salgono ancora gli aventi diritto

Daniele D'Alessandro

Assegno unico, in Sicilia salgono ancora gli aventi diritto

Michele Giuliano  |
domenica 21 Gennaio 2024

L’importo medio mensile per figlio è di 176 euro, il secondo più alto d’Italia dopo la Calabria: in media, nei primi 9 mesi del 2023, ben 729 mila i figli pagati, a inizio anno erano 712 mila.

Sono 723 mila i figli siciliani che hanno ricevuto l’assegno unico universale per il mese di settembre scorso, ultimo rendicontato dall’Inps, per un importo medio di 176 euro. I dati sono stati rilasciati dall’Osservatorio sull’assegno unico universale dell’Inps, che aggiorna i dati relativi a questa forma di sostegno al reddito. Con questi numeri, la Sicilia si pone al secondo posto per importo più alto, superata soltanto dalla Calabria, che sale a 182 euro. La Sicilia è terza, invece, in termini assoluti, superata per numero di figli soltanto dalla Lombardia, che arriva a un milione e mezzo di unità, e dalla Campania, che supera 840 mila. In totale, in Sicilia sono stati erogati per il solo mese di settembre oltre 127 milioni di euro, quindi, direttamente alle famiglie, attraverso il sostegno al reddito, che da ormai un anno e mezzo è andato a sostituire i vecchi assegni familiari.

Assegni più cospicui al Sud

A livello nazionale, da gennaio a settembre di quest’anno sono stati erogati alle famiglie assegni per 13,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. In totale in tutta Italia sono 6.308.756 i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno per i primi nove mesi del 2023, spalmati su 9.847.719 figli. Per macroarea territoriale, è nel Nord che si segnalano il maggior numero di erogazioni, oltre 4 milioni sui quasi 9 milioni totali, ma è al Sud che vanno gli assegni più cospicui, con una media di 173 euro contro quella media nazionale che si ferma a 160 euro. In Sicilia l’andamento è stato abbastanza stabile in termini di importi, con una media annua di 176 euro, contro l’importo di gennaio che arrivava a 180 euro. Mentre è aumentato il numero dei figli che hanno diritto all’erogazione del contributo al reddito: se a gennaio 2023 ci si fermava a 712 mila, la media dell’anno fino a settembre sale a 729 mila.

Da cosa dipende il calcolo

Il calcolo dell’assegno unico universale dipende dall’età del figlio richiedente, oltre che dal reddito familiare. L’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro. Un po’ diverso il calcolo per i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza. Le famiglie che includono figli minori, disabili e anziani ultrasessantenni, infatti, hanno continuato a percepire il reddito di cittadinanza sino al 31 dicembre scorso. In tal caso, come in passato, avviene una integrazione dell’assegno unico sul rdc, per cui viene calcolata la quota “figlio” e decurtata dall’importo originale dell’Auu, e tale differenza viene corrisposta sulla carta apposita senza soluzione di continuità.

Addio ai vecchi assegni familiari

L’abbandono dei vecchi assegni familiari in favore dell’Auu nasce dalla volontà di dare alle famiglie il dovuto senza passare attraverso i datori di lavoro. Per rendere il sistema ancora più agile, in occasione della nascita di un figlio, l’Inps invierà ai genitori che hanno dato il consenso a ricevere comunicazioni proattive, una e-mail per invitarli a presentare la domanda per richiedere l’assegno unico universale o per integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico. Inoltre, per aiutare coloro i quali vogliano fare le richieste o le successive variazioni in autonomia, nell’area personale MyInps è stata resa disponibile una video guida che, utilizzando un linguaggio semplice e immediato, anticipa le indicazioni per orientare ogni genitore nella gestione della domanda, con istruzioni personalizzate sulle integrazioni e variazioni necessarie a sbloccarne la lavorazione o il pagamento.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017