Augusta, botta e risposta tra ambientalisti e Comune - QdS

Augusta, botta e risposta tra ambientalisti e Comune

Luigi Solarino

Augusta, botta e risposta tra ambientalisti e Comune

sabato 19 Febbraio 2022

Al centro delle polemiche un terreno verde dove dovrebbe sorgere un fast food. Legambiente e Natura Sicula: “Concessione illegittima”. La replica del sindaco: "Riaqualifichiamo un’area abbandonata"

AUGUSTA (SR) – Le associazioni Legambiente e Natura Sicula hanno diffidato il Comune di Augusta per la concessione di un’area verde di proprietà comunale ad una nota catena americana per la realizzazione di un fast food.

“La concessione del terreno comunale adiacente il Palajonio alla nota catena di fast food americana è illegittima – scrivono le due associazioni in una nota – e produrrà l’effetto di cementificare una delle poche aree verdi urbane che andrebbero piuttosto preservate, valorizzate e rese fruibili dalla collettività per attività ludiche, sportive e sociali”.

Per queste ragioni Natura Sicula e Legambiente Augusta, assistite dagli avvocati Paolo Tuttoilmondo e Sebastiano Papandrea, hanno diffidato l’Amministrazione comunale alla revoca in autotutela della delibera di giunta con la quale viene concessa alla multinazionale americana la suddetta area sita in Corso Sicilia, angolo Via Aldo Moro nel quartiere Borgata.

“L’area in questione – sottolineano gli ambientalisti – è classificata dal piano regolatore comunale come zona per attrezzature e impianti d’interesse generale (zona F). In tali zone omogenee ogni iniziativa è riservata alla pubblica amministrazione ed è esclusa la realizzazione di attività commerciali che, a differenza dei mercati, non soddisfano un interesse pubblico ma un interesse lucrativo privato”.

“La cessione in uso di quest’area per fini commerciali, essendo stata decisa dalla Giunta municipale, – proseguono Legambiente e Natura Sicula – viola inoltre le prerogative del Consiglio comunale a cui il Testo Unico degli Enti locali attribuisce in via esclusiva la competenza a deliberare, tra gli atti di indirizzo e programmazione, l’intenzione di alienare o cedere a privati i beni immobili comunali”.

“Ulteriore motivo d’illegittimità di tale concessione – aggiungono le due associazioni – è rappresentato dall’assenza di procedura di gara ad evidenza pubblica per la scelta del privato affidatario. L’Amministrazione comunale si era infatti limitata a indire un avviso per manifestazione d’interesse che non assume valore di gara tra concorrenti, trattandosi di semplice indagine esplorativa propedeutica alla successiva indizione di un bando pubblico volto alla selezione delle offerte sulla base di criteri certi, trasparenti e non discriminatori”.

“All’Amministrazione comunale – concludono – chiediamo pertanto di revocare in autotutela la cessione in uso alla società e di attivarsi per ripulire, attrezzare e ripristinare la fruizione di quest’area verde nel rispetto della sua destinazione d’interesse pubblico”.

Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, da noi contattato, ha replicato: “Si tratta un grandissimo risultato per la città che rivendico con orgoglio. Imprenditori importanti investono ad Augusta in un’area che ad oggi è abbandonata e mi dispiace che Legambiente e Natura Sicula se ne siano accorti solo adesso tant’è che non esistono, allo stato attuale, al Comune richieste delle due associazioni per riqualificare l’area. Noi la riqualifichiamo per fare un’area attrezzata verde per i bambini e un campo di basket. Una minima parte, inferiore alla metà dell’area, sarà dedicata ad una attività. Sulla fattispecie tecnica, i tecnici mi hanno detto che è tutto regolare e c’è la fattibilità urbanistica. La società verserà al Comune 45mila euro annui per trenta anni che saranno spesi per il decoro urbano”.

“Infine – conclude il sindaco – per quanto riguarda la competenza a deliberare, questa non spetta al Consiglio comunale ma alla Giunta comunale”.

Ricordiamo che la concessione è rinnovabile e rinegoziabile, ed è previsto che al suo termine il ristorante diventerà di proprietà comunale.

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