Avvisi e bandi, proroga alla trasparenza - QdS

Avvisi e bandi, proroga alla trasparenza

redazione

Avvisi e bandi, proroga alla trasparenza

Vittorio Sangiorgi  |
martedì 04 Aprile 2023

Codice degli appalti in Gazzetta ufficiale, ma fino a fine anno si pubblicheranno ancora sui quotidiani. L’utilizzo di un mezzo come la carta stampata contribuisce a garantire massima visibilità

PALERMO – Almeno fino alla fine dell’anno avvisi e bandi continueranno a essere pubblicati sui mezzi di stampa, garantendo così maggiore trasparenza e una più ampia diffusione degli stessi.

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale (n. 77 del 31 marzo 2023) è infatti iniziata la fase propedeutica alla definitiva entrata in vigore del nuovo Codice appalti (Dlgs 3672023) fissata per l’1 aprile, ma la cui piena operatività scatterà a partire dall’1 luglio. Il testo voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è stato approvato, nella sua versione definitiva, dal Consiglio dei Ministri dello scorso 28 marzo, che ha recepito numerose modifiche suggerite da associazioni di categoria e addetti ai lavori.

Tra queste anche quella proveniente dalla Fieg (Federazione italiana editori giornali), che è intervenuta proprio su uno degli aspetti più discussi del nuovo Codice. La richiesta dell’associazione presieduta da Fabrizio Carotti, infatti, era relativa alla proroga delle attuali disposizioni che prevedono la pubblicazione degli avvisi e dei bandi sui quotidiani. Un tema strettamente legato alla trasparenza delle procedure, elemento questo che è stata una vera e propria bandiera di quanti hanno criticato il testo vergato dal ministro e segretario leghista.

Per effetto della modifica apportata, quindi, l’obbligo di pubblicazione sulla carta stampata viene confermato fino al 31 dicembre 2023. Lo prevede l’articolo 225 del Codice appalti che – sul punto specifico – richiama esattamente le disposizioni del precedente Codice dei contratti pubblici (Dlgs 18 aprile 2016, n. 50) e nel dettaglio il comma 4 che – tra le altre cose – recita: “Gli avvisi e i bandi sono, altresì, pubblicati senza oneri sul profilo del committente della stazione appaltante e sulla piattaforma digitale dei bandi di gara presso l’Anac, in cooperazione applicativa con i sistemi informatizzati delle regioni e le piattaforme regionali di e-procurement. Con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con l’Anac, da adottarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente codice, sono definiti gli indirizzi generali di pubblicazione al fine di garantire la certezza della data di pubblicazione e adeguati livelli di trasparenza e di conoscibilità, anche con l’utilizzo della stampa quotidiana maggiormente diffusa nell’area interessata”.

Per l’anno in corso, quindi, grazie all’intervento della Fieg la carta stampata e gli organi di informazione avranno ancora un ruolo di rilievo nei meccanismi “pubblicitari” e conoscitivi di bandi e avvisi, garantendo essi una maggiore diffusione e quindi assicurando a tutto il settore una più ampia trasparenza. Resta da capire se tale proroga verrà ulteriormente estesa o se, in futuro, la modifica potrà essere strutturale in un senso o nell’altro.

La questione in ballo, com’è facile intuire, riguarda la difficile esigenza di contemperare la velocità e l’efficienza delle procedure – soprattutto alla luce della sfida Pnrr – con la necessaria trasparenza che parte, appunto, dalla comunicazione.

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