Bancarotta fraudolenta, sequestro a 2 imprenditori ragusani - QdS

Dalla bancarotta fraudolenta all’autoriciclaggio: sequestro a carico di 2 imprenditori

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Dalla bancarotta fraudolenta all’autoriciclaggio: sequestro a carico di 2 imprenditori

Redazione  |
lunedì 12 Dicembre 2022

Provvedimento di sequestro a carico di due imprenditori: ecco cosa hanno scoperto la Guardia di Finanza e la polizia economico-finanziaria di Ragusa.

I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare reale del sequestro preventivo in forma diretta e per equivalente fino alla concorrenza della somma di 853.933 euro a carico di due imprenditori ragusani.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, al termine di una complessa indagine di polizia economico-finanziaria nel settore del contrasto ai reati fallimentari e autoriciclaggio.

Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio, sequestro a due imprenditori ragusani

Le indagini, condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria per accertare l’esistenza di responsabilità penali in ordine alla dichiarazione di fallimento di una società operante nel settore del commercio di accessori e capi di abbigliamento, hanno riguardato la disamina dei flussi finanziari, dei rapporti con i fornitori e delle cointeressenze con altre imprese operanti nello stesso comparto.

Gli accertamenti svolti hanno consentito di accertare l’occultamento e la distrazione di beni della società fallita, grazie a una serie di operazioni fittizie finalizzate alla riduzione del patrimonio aziendale e al successivo reimpiego delle risorse in una nuova società costituita ad hoc nella cosiddetta fase pre-fallimentare dai medesimi imprenditori indagati.

I provvedimenti e le indagini

Al termine delle attività, oltre al blocco preventivo dei conti correnti in uso agli indagati, venivano sottoposti al vincolo del sequestro beni immobili, quote societarie e veicoli, tra cui un’autovettura di lusso.

L’operazione di polizia economico-finanziaria svolta dal Corpo si inquadra nella costante azione di contrasto alle diverse forme di criminalità economica.

Il provvedimento cautelare, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura, interviene nella fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie, supportate da gravi indizi di colpevolezza. Sarà comunque necessario un riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto della presunzione di innocenza che l’art. 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.

Immagine di repertorio

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