Bapr e Sant’Angelo a nozze per lo sviluppo della Sicilia - QdS

Bapr e Sant’Angelo a nozze per lo sviluppo della Sicilia

redazione

Bapr e Sant’Angelo a nozze per lo sviluppo della Sicilia

Biagio Tinghino  |
sabato 25 Maggio 2024

Si avvia alle fasi conclusive l’operazione di fusione tra i due istituti di credito approvata dalla Banca d’Italia. Verso la nascita di un sistema bancario regionale forte e solido in grado di sostenere l’economia siciliana

L’operazione di aggregazione tra la Banca Agricola Popolare di Ragusa e la Banca Popolare Sant’Angelo si avvia nelle fasi conclusive. Il cda della Sant’Angelo, lo scorso mese, aveva accettato l’offerta vincolante di aggregazione dell’Istituto ragusano con un periodo di esclusiva negoziale sino al 28 maggio 2024, data entro la quale dovrà essere perfezionato l’accordo giuridicamente vincolante che andrà a disciplinare il percorso da seguire per giungere all’aggregazione.

Banca Popolare Sant’Angelo con i suoi 100 anni di storia

La Banca Popolare Sant’Angelo, nei suoi oltre 100 anni di storia, è sempre stata un Istituto di riferimento per il territorio siciliano. Lo dimostrano l’elevato numero di soci attuale (7.700), il numero dei clienti (44.000) e le imprese che l’Istituto supporta (6.500). Con la doppia crisi del 2008 e del 2011 in Italia il sistema bancario ha sofferto di una grave crisi, con diversi Istituti posti in risoluzione, migliaia di esuberi e un enorme problema di crediti deteriorati.

La Banca Sant’Angelo non ha mai fatto ricorso allo stato di crisi ed il suo consiglio di amministrazione ha lavorato per porre le giuste condizioni per mettere in assoluta sicurezza l’Istituto bancario. Negli ultimi otto anni, l’ammontare dei crediti deteriorati in capo alla banca è diminuito di quasi l’80% (si è passati da 220,8 milioni di euro di NPL del 2016 ai 44,4 milioni di euro di oggi). Il Cda della banca, in un momento delicato dell’economia che ha dovuto far fronte alla crisi dovuta dalla pandemia da Covid-19, ha fatto una scelta di responsabilità dando priorità al consolidamento che, probabilmente, può aver creato una penalizzazione sugli utili.

Banca Agricola Popolare di Ragusa sempre attenta al territorio

L’operazione di integrazione con la Banca Agricola Popolare di Ragusa, anch’essa da sempre attenta al territorio, consentirà di avviare la creazione di un sistema bancario regionale forte e solido, in grado di sostenere l’economia siciliana e rilanciare il sistema produttivo. Con oltre 20.000 soci, circa 800 dipendenti e 83 filiali, Bapr è la maggiore banca siciliana e il punto di riferimento per la crescita economica e sociale del territorio.

Questa operazione è ancor più importante se si considera il pervasivo fenomeno di desertificazione degli sportelli bancari. Negli ultimi cinque anni il 26% degli sportelli presenti nell’Isola è stato chiuso, e che oggi più del 35% dei comuni non ne ha nemmeno uno sul proprio territorio (138 comuni su 391).

Le manifestazioni di interesse per la Banca Popolare Sant’Angelo dimostrano che l’Istituto ha dei fondamentali solidi. La raccolta totale ha raggiunto i 1.300 mln di euro (+2,93% rispetto al 31.12.2022). Dal 2016 al 2023 lo stock NPL si è ridotto da 220,8 ai 44,4 milioni di euro. Gli indicatori di liquidità si attestano su livelli di assoluta tranquillità: il Liquidity Coverage Ratio (LCR) al 31 dicembre 2023 è del 275,75%; il Net Stable Funding Ratio (NSFR) ha raggiunto il 157,40%, entrambi in incremento sullo scorso anno e a fronte di requisiti regolamentari in entrambi i casi del 100%. Questi numeri evidenziano come, anche in anni di crisi e di rallentamento dell’economia, il Cda abbia saputo tutelare la banca e i suoi occupati. Bpsa è una realtà attrattiva e proprio per questo Bapr ha deciso di procedere con l’operazione, con lo scopo di riuscire a valorizzare maggiormente le potenzialità dell’Istituto.

L’operazione di fusione è stata approvata dalla Banca d’Italia che, tra l’altro, sta seguendo con attenzione la vicenda a garanzia della totale trasparenza ed efficacia della stessa. Il tutto avverrà in assoluta continuità e gradualmente, con la piena tutela degli attuali livelli occupazionali. Inoltre, la dislocazione sul territorio dei due Istituti consente una perfetta integrazione ed evita sovrapposizioni o concentrazioni (e non presenta quindi problemi di Antitrust).

I due Istituti bancari dispongono degli stessi sistemi informatici, un elemento che favorisce ancora di più l’integrazione ed esclude ogni possibile interruzione delle attività. La decisione definitiva dell’aggregazione tra Banca Agricola Popolare di Ragusa e Banca Popolare Sant’Angelo arriverà, comunque, dopo l’assemblea straordinaria, che si dovrebbe tenere in autunno.

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