Bollette d'acqua, in Sicilia costi alti e razionamenti: i dati - QdS

Bollette d’acqua, in Sicilia si paga di più ma nelle case i rubinetti restano a secco

web-sr

Bollette d’acqua, in Sicilia si paga di più ma nelle case i rubinetti restano a secco

Salvatore Rocca  |
martedì 21 Marzo 2023

In Sicilia si limita l'erogazione idrica ma i cittadini sono costretti a subire tra gli incrementi maggiori delle bollette. Un paradosso tutto isolano.

Sono sempre più elevati i costi che i cittadini sono costretti a sostenere per le bollette dell’acqua. Secondo i dati del 18° Osservatorio Prezzi e Tariffe realizzato da Cittadinanzattiva, la spesa media a famiglia nel 2022 per la bolletta idrica si aggira sui 487 euro, per una tendenza che si conferma in aumento in tutte le Regioni, Sicilia compresa.

La ricerca, pubblicata in occasione delle celebrazioni per la Giornata mondiale dell’acqua, istituita per il 22 marzo, fa riferimento alla spesa effettuata da una famiglia tipo composta da tre persone con un consumo annuo di 192 metri cubi d’acqua.

Bollette d’acqua, Catania e Messina tra le più care

Tra i capoluoghi di provincia dove si registrano i rincari maggiori figurano anche due grandi città isolane, Catania e Messina, dove gli aumenti nel 2022 hanno superato il 10%.

La “leadership” degli incrementi è detenuta dalla città di Bolzano, dove è stato toccato il +26,3%. A seguire i centri di Savona (+25,5%) e Trento (+21%). Per quanto riguarda la classifica delle province più care, in testa si conferma Frosinone con una spesa media annuale di 883 euro, con una crescita del +4,2% rispetto all’anno 2021.

Il report fa notare, inoltre, come anche all’interno delle stesse Regioni esistano delle nette differenze di spesa per quanto riguarda il pagamento delle bollette dell’acqua. In questo calcolo non fa eccezione la Sicilia, che fa “buona” compagnia a Calabria, Liguria, Lombardia e Toscana.

Dispersione idrica, situazione drammatica al Sud

Allarmante è anche il dato relativo alla dispersione idrica nel nostro Paese. La ricerca, che si basa sugli ultimi dati Istat, indica come la dispersione idrica nei capoluoghi di provincia sia pari in media al 36,2% e raggiunge il 42,2% come territorio complessivo italiano.

Il problema si rivela ancora più marcato nel Sud e nelle Isole, dove si arriva a disperdere addirittura oltre la metà dei volumi d’acqua che vengono distribuiti dalla rete.

In Sicilia tanti cittadini senz’acqua

Grave anche la situazione che riguarda l’adozione delle misure di razionamento per uso domestico sul territorio comunale. Nel nostro Paese, in particolare nel Meridione, è cresciuto il numero dei capoluoghi di provincia – da 11 a 15 – dove è stato necessario tagliare i servizi.

Proprio in Sicilia si registra la situazione più drammatica e proprio negli scorsi mesi si sono verificare numerose situazioni in occasione delle quali i rubinetti sono rimasti a secco per lungo tempo.

A Palermo, per esempio, i cittadini hanno dovuto rinunciare alla fornitura d’acqua per 183 giorni, mentre a Trapani e Agrigento la sospensione del servizio è stata di 182 giorni. A Enna, invece, si è preferito razionare la fornitura idrica secondo alcune fasce orarie in alcuni quartieri.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017