Bonus 350 euro luglio: importi e destinatari

Bonus una tantum 350 euro a luglio: gli importi e chi lo riceve

Bonus una tantum 350 euro a luglio: gli importi e chi lo riceve

Redazione  |
giovedì 11 Luglio 2024

L’importo del bonus una tantum di luglio non è uguale per tutti: andiamo a scoprire insieme i dettagli sul contributo

Per circa 3 milioni e 200 mila lavoratori, nella busta paga di luglio, viene messa in pagamento la prima tranche del bonus una tantum da 350 euro lordi riconosciuta dal rinnovo di contratto dei settori TerziarioDistribuzione e Servizi, come pure per la Distribuzione moderna organizzata. A prevedere il bonus una tantum da 350 euro i recenti rinnovi di contratto che hanno interessato i suddetti settori, portando novità positive – e aumenti – per i lavoratori impiegati ad esempio impiegati nel settore del commercio, come quelli che lavorano nei supermercati.

L’importo del bonus una tantum di luglio non è uguale per tutti. L’importo di 350 euro, che è da considerare al lordo delle tasse, vale per un IV livello contrattuale, da riparametrare poi per quelli i livelli superiori e inferiori (come indicato nella seguente tabella).

Va detto poi che l’importo dipende anche dall’effettiva presenza al lavoro nel periodo per cui viene riconosciuto, ossia quello che va da gennaio del 2022 al marzo del 2023. Per questo motivo alcuni lavoratori potrebbero ricevere un importo più basso rispetto a quello atteso.

A chi spetta il bonus 350 euro sulla quattordicesima

Come anticipato, il bonus spetta a tutti i lavoratori impiegati con Ccnl Terziario, Distribuzione e Servizi di Confcommercio o Confesercenti, quali:

  • agenti immobiliari;
  • agenti e rappresentanti;
  • agenzia di lavoro interinali;
  • lavoratori impiegati nella grande distribuzione;
  • acconciatori (parrucchieri, barbieri) ed estetisti;
  • imprese di pulizia;
  • operatori di vendita (nei negozi al dettaglio, come pure nei supermercati).

A questi si aggiungono i lavoratori impiegati nelle imprese del commercio moderno alimentari e non alimentari operanti attraverso le formule della grande distribuzione, distribuzione organizzata/associata, catene di negozi, franchising, ingrosso, cash and carry e shopping on line.

Gli importi del bonus

Si tratta di un’indennità una tantum che viene pagata in due differenti tranche, di pari importo, con un valore di 350 euro complessivi per un lavoratore inquadrato nel IV livello. Considerando dunque che il bonus si suddivide in due parti, i primi 175 euro sono in arrivo i primi di luglio mentre l’altra metà nello stesso mese dell’anno successivo.

Come anticipato, però, l’importo non è uguale per tutti in quanto dipende dal livello contrattuale. A tal proposito, ecco una tabella che indica esattamente quanto spetta, per ogni singola tranche e complessivamente, in base al proprio inquadramento (altra informazione facilmente recuperabile dalla busta paga).

LIVELLO INDENNITÀ PAGATA A LUGLIO 2024 E LUGLIO 2025 TOTALE
Quadro 303,81 607,62
I 273,67 547,34
II 236,73 473,46
III 202,34 404,68
IV 175 350
V 158,11 316,22
VI 141,95 283,90
VII 121,53 242,06
Operatori di vendita I categoria 165,20 330,40
Operatori di vendita II categoria 138,69 277,38

Importi che vanno considerati al lordo di tasse e contributi. Nelle tasche del lavoratore, quindi, entrerà una cifra molto più bassa.

i suddetti importi possono essere oggetto di riduzione nel caso in cui nel periodo compreso tra gennaio 2022 e marzo 2023 siano presenti dei periodi di vuoto lavorativo.

Per avere diritto all’intero importo, come indicato nella suddetta tabella, quindi, bisogna essere stati impiegati, con orario full time, per tutto il periodo preso in considerazione, fermo restando che comunque ferie, permessi retribuiti, congedi e malattia sono considerati al pari di un periodo lavorato.

L’importo sarà invece più basso per coloro che ad esempio hanno lavorato part-time, dovendo fare una proporzione in base alle ore lavorate. Per un par-time al 50%, ad esempio, spettano 175 euro totali, quindi 87,50 euro a luglio 2024 e altrettanti il prossimo anno.

Ma a subire una riduzione saranno anche coloro che, ad esempio, in questo periodo hanno fruito di un’aspettativa non retribuita.

Va detto poi che anche agli apprendisti l’importo dell’una tantum viene ridotto, in quanto riproporzionato in base al trattamento economico solitamente previsto dal contratto di apprendistato sottoscritto.

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