Secondo quanto emerso dalle indagini, il latitante - affiliato al clan Abbinante e ritenuto tra i ricercati più pericolosi attualmente in circolazione - si nascondeva all'interno di una villetta di Castel Volturno, vicino Caserta
Salvatore Marri, pericoloso boss della Camorra e detto “O’ tenente”, è stato arrestato dai carabinieri di Napoli nella mattina di oggi, mercoledì 31 luglio. L’uomo, al momento dell’arresto si trovava a bordo di un’auto.
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Secondo quanto emerso dalle indagini, il latitante – affiliato al clan Abbinante e ritenuto tra i ricercati più pericolosi attualmente in circolazione – si nascondeva all’interno di una villetta di Castel Volturno, zona residenziale in provincia di Caserta. Con lui, sono state denunciate per favoreggiamento anche altre sei persone, accusate di assistere il boss della camorra durante il suo periodo di latitanza.
La scoperta del covo e l’arresto di Salvatore Marri
Grazie a una complessa attività di indagine, i carabinieri – dopo aver arrestato il boss 47enne Salvatore Marri detto “O’ tenente” – sono riusciti a risalire anche al covo dell’uomo ritenuto tra i ricercati più pericolosi e affiliato al clan Abbinante. Come ricostruito, infatti, questo si nascondeva all’interno di una villetta di Castel Volturno, zona della provincia di Caserta. Al suo interno, i militari hanno trovato altre 2 persone, incensurate, sequestrando 500 grammi di marijuana, 9.920 euro in contanti e diversi oggetti. Tra questi, anche delle manette, finte palette delle forze dell’ordine e alcune parti di uniformi false ma simili alle forze di polizia.
Inoltre, l’arresto dell’uomo sarebbe stato particolarmente impegnativo. Una volta rintracciato a bordo di un’auto gialla insieme ad altre due persone (anche loro incensurate), i carabinieri si sono trovati davanti anche un’altra auto. Questa, aveva il compito di fare da staffetta con quella precedente e al suo interno c’erano altre due persone, anche in questo caso incensurate. Una volta arrestato, l’uomo è stato trasferito al carcere di Secondigliano e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria. I sei uomini incensurati, invece, sono stati tutti denunciati con l’accusa di favoreggiamento.