Canoni idrici per l’acqua pubblica, in Sicilia aumenti del 2,3% nel 2024 - QdS

Canoni idrici per l’acqua pubblica, in Sicilia aumenti del 2,3% nel 2024

Michele Giuliano

Canoni idrici per l’acqua pubblica, in Sicilia aumenti del 2,3% nel 2024

giovedì 04 Gennaio 2024

La Regione ha emanato il decreto per aggiornare le tariffe sulla base del tasso di inflazione. Importi diversi per il tipo di utilizzo: irriguo, umano, idroelettrico, industriale e igienico

PALERMO – Aumentano i canoni per l’uso dell’acqua pubblica in Sicilia. Il servizio 2 concessioni idriche del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti ha emanato il decreto di aggiornamento, per l’anno appena iniziato, degli importi unitari relativi ai diversi usi possibili dell’acqua pubblica. Con una maggiorazione, rispetto al 2023, pari al tasso di inflazione programmata, fissato al 2,3%. La decisione è venuta fuori dal lavoro congiunto tra il dipartimento, l’Autorità di bacino, gli uffici del genio civile e l’Arpa per la determinazione delle nuove cifre per ogni litro secondo, oltre che dei minimi tabellari.

Gli importi sono stati definiti sulla base della “Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza 2023 – Nadef 2023”, approvato dal Consiglio dei ministri del 27 settembre scorso. In particolare, il decreto distingue tra sei diversi possibili usi.

Si parte da quello irriguo: ogni paio di ettari o ogni litro al secondo si calcola una tariffa di 14,13 euro. Quindi, da zero a due ettari, o da 0 a 1 litro al secondo si pagheranno, appunto, 14,13 euro; da 2 a 4 ettari o da 1 a 2 litri al secondo, 28,27 euro; da 4 a 6 ettari, o da 2 a 3 litri al secondo, 42,39 euro; da 6 a 8 ettari, o da 3 a 4 ettari al secondo, 56,47 euro, da 8 a 10 ettari, o da 4 a 5 litri al secondo, 70,64 euro. Sull’eccedenza oltre i 10 ettari di terreno, per ogni paio di ettari in più, o sull’eccedenza oltre i 5 litri al secondo, per ogni litro al secondo in più, la tariffa sale a 28,27 euro.

Per l’uso umano, si parla di 24,61 euro per ogni litro al secondo, con un minimo di 410,51 euro. Quindi, l’uso industriale: 189,30 euro per ogni litro al secondo, con un minimo di 2.455,81 euro. Per l’uso idroelettrico, il riferimento sono in chilowatt: per ognuno si pagheranno 16,74 euro, con un minimo di 147,60 euro. Per l’irrigazione di attrezzature sportive e di aree destinate a verde pubblico o la pescicoltura, si pagheranno 4,01 euro per ogni litro al secondo, con un minimo di 147,60 euro.

In ultimo, i costi relativi all’utilizzo dell’acqua per servizi igienici, antincendio, impianti di autolavaggio e lavaggio strade, uso zootecnico e comunque per tutti gli usi non previsti nelle altre categorie. Ogni 10 litri al secondo il costo è di 141,28 euro, mentre tra i 10 e i 20 litri al secondo, si sale a 282,55 euro. Sull’eccedenza oltre i 20 litri al secondo, ogni 10 litri in più, la tariffa passa a 211,93 euro.

Nel 2024 è prevista una unica modalità di pagamento, esclusivamente attraverso il portale PagoPA, in fase di attivazione per tutte le entrate della Regione, che da quest’anno dovrà spostare il più possibile i pagamenti a ricevere sul portale telematico. Non sarà quindi possibile utilizzare le modalità precedenti, e cioè non sarà più possibile effettuare il versamento diretto presso l’ufficio provinciale di cassa regionale, o il versamento a mezzo bollettino di conto corrente postale o a mezzo bonifico bancario.

Considerato che il nuovo sistema di pagamento con PagoPA è in fase di avvio, la copia dell’attestazione di pagamento dovrà comunque essere inviata al servizio 2 del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, nel caso di pratica per la quale sia già stato rilasciato il decreto di concessione; va inviata, invece, all’ufficio del genio civile territorialmente competente, nel caso di pratica ancora in istruttoria.

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