Catania, consiglio in rotta con Portoghese: "Venga alla capigruppo"

Catania, consiglieri in rotta con il commissario: “Venga alla riunione dei capigruppo”

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Catania, consiglieri in rotta con il commissario: “Venga alla riunione dei capigruppo”

Melania Tanteri  |
venerdì 13 Gennaio 2023

La rimozione del segretario generale e la nota inviata ai dirigenti hanno scatenato la reazione dei consiglieri comunali di Catania.

“Il fatto è che a volte escono notizie che io non posso controllare e invece è importante che chi ha la responsabilità dell’ente sappia cosa viene comunicato”. Il commissario straordinario del comune di Catania, Federico Portoghese spiega la motivazione della nota inviata ai dirigenti della quale evidenzia come gli stessi debbano prima passare dal vaglio del commissario o del Capo di gabinetto prima di rilasciare dichiarazioni all’esterno.

Le parole del commissario Portoghese

“Nessuno è deputato a dare informazioni sull’ente senza che io lo sappia” – continua Portoghese, che precisa – “non è un bavaglio, è importante però che sulla stampa esca ciò che è concordato ed è una notizia certa. I dirigenti d’altronde – aggiunge – non hanno un ruolo di rappresentanza e quindi è bene che quanto comunicato venga concordato con chi ha un ruolo di rappresentante legale dell’ente cioè con me”. Portoghese ribadisce come non si tratti di un blocco ma solo un modo per dare notizie precise. “In questo ente c’è già confusione – spiega: in questo modo cerchiamo soltanto di fare ordine. I dirigenti concorderanno con me quanto comunicare ai giornalisti”.

Le reazioni del Consiglio comunale

Quanto deciso dal commissario sarebbe dunque un modo per tenere sotto controllo le comunicazioni degli uffici verso l’esterno. Un aspetto che però non piace al presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi, che evidenzia come, dopo la rimozione della segretaria generale Rossana Manno quanto deciso inquieti alcuni consiglieri.

Il commento del presidente del Consiglio

“Anche questa notizia l’abbiamo appresa dalla stampa – tuona Anastasi – come accaduto con la rimozione del segretario generale. Un’iniziativa che non capisco: si parla tanto dell’importanza del Consiglio comunale soprattutto in questo momento che il Comune è privo degli organi politici, e invece assistendo a una chiusura nei nostri confronti. Una gestione commissariale è tale, e abbiamo ben capito che noi, come consiglieri, non possiamo aspettarci risposte politiche. A fronte di questo però vedo atteggiamenti che mi sanno poco di gestione commissariale”. Anastasi si riferisce alla rimozione della Segretaria generale. “A pochi mesi dall’elezione del sindaco che a norma ne ha titolarità è un atto che non mi spiego. Sono preoccupato per l’ente che senza segretario o con uno nuovo non so come andrà avanti anche perché si deve organizzare la macchina elettorale”.

La questione comunicazioni

Anastasi interviene anche sulla questione relativa alle comunicazioni. “Oggi si apprende che i dirigenti non possono parlare con la stampa – prosegue: posso capire da parte di un sindaco perché ci sono gli assessori, ma di fronte a una gestione commissariale, con il commissario che è praticamente da solo, non mi sembra una scelta adatta. Noi consiglieri assistiamo a quel che sta succedendo ma non siamo sereni – aggiunge: per questo abbiamo inviato una nota al commissario per invitarlo alla riunione dei capigruppo a spiegare alcune cose, compresa questa”. 

L’intervento del consigliere Bonaccorsi

Anche il Movimento 5 Stelle interviene sulla questione. “Il commissario Portoghese ha sollevato dall’incarico l’attuale segretario generale, la dottoressa Rossana Manno – dice. Nessuno conosce le cause, e come da copione, il consiglio comunale non è stato avvisato, nessuna comunicazione interna con le dovute spiegazioni che avrebbero identificato le cause di una decisione così estrema. Vorremmo conoscere le motivazioni – continua: Il comune è in dissesto e il ruolo del segretario genere è fondamentale (non è soltanto il “notaio” dell’aula) conosce bene la macchina amministrativa e in alcuni casi il suo ruolo è importante per l’ordinaria e straordinaria gestione dell’ente: la sua assenza – conclude – potrebbe “paradossalmente” creare degli squilibri che potrebbero dare il via libera ad alcune “operazioni” di natura puramente politica”.

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