C'è chi scende e c'è chi sale - QdS

C’è chi scende e c’è chi sale

Pino Grimaldi

C’è chi scende e c’è chi sale

sabato 04 Luglio 2020

Normale sempre. Ma se due persone, pur con tutte le diavolerie odierne, una in salita e l’altra in discesa all’improvviso la prima comincia a scendere e viceversa l’altra, in continenti diversi e posizioni individuali altrettanto dissimili, nello stesso spazio temporale e per motivi non pensabili logicamente, fanno“breaking news” con diritto al front page dei media.

E’ accaduto. Silvio Berlusconi (84) estromesso dal Senato, additato al pubblico ludibrio, condannato per frode fiscale a quattro anni e rotti, di cui tre condonati ed uno scontato nei servizi sociali, in caduta assieme al suo partito c nella memoria i fatti di Sicilia 60 senatori su 60; notorietà indiscutibile e carisma non indifferente, relegato al suo 6% , pieno di acciacchi, uno alla volta in parte risolti; con famiglia a pezzi; ora solo nelle sue varie ville,ultima quella di Feltrinelli, lontano dai riflettori della politica attiva se non a volte per cortesia e gratitudine di qualcuno, all’improvviso sale a velocità supersonica le scale della visibilità per un fatto accaduto anni fa e pare tenuto nascosto, era pressoché imprevedibile.

La rivelazione della registrazione di una confessione segreta – ma con un testimone vivente – di uno dei cinque magistrati che il 1 agosto 2013 lo inchiodarono e politicamente lo fecero fuori, porta i suoi avvocati a accedere alla corte dei diritti umani di Strasburgo perché si faccia nuovo processo per ridare dignità e giustizia riproponendolo interlocutore valido nella tragicomica situazione politica italica. Pensabile? NO.

Donald Trump (73), fino all’arrivo in Usa della pandemia nonostante tutti contro(ufficialmente la sinistra) favorito dai sondaggi, poi calati bruscamente per le sue sortite sul covid 19 e ripresi grazie ad una economia in buone condizioni, con milioni di nuovi posti di lavoro, dazi a manca e dritta,contrapposizione con la Cina e per la presenza di un front man democratico che dubita anche se votare per se stesso, lasciandogli quasi via libera,viene a trovarsi con un afroamericano ammazzato (non è il solo) dalla polizia, non prende una posizione chiara, suscita il disgusto del 30%dei cittadini di colore,si trova investito dalla pandemia che dilaga con il suo consigliere della Casa Bianca Fauci – illustre virologo – che prevede almeno 100 mila contagi al giorno se non si mettono in campo la prevenzioni attuate in ogni parte del mondo e pur con il suo avversario(Biden) che rinunzia a far comizi, si ritrova al di sotto di questi di ben 9,4 punti a quattro mesi della data delle elezioni pur avendo ieri ripristinato 4 milioni di posti di lavoro: pensabile? NO.

Certo nel mondo vi è una volatilità estrema d’ogni cosa a causa della globalizzazione che regna sovrana; ma ancor oggi, sia pure nel pallottoliere, due più due fa quattro,tranne quando il pallottoliere viene messo da parte (e con esso la logica egli avvenimenti presumibili) e ci si affida alla decisione estemporanea minuto per minuto come nel gioco del calcio. Tutto è possibile. Come finirà?
Bella domanda.
Diciamo: si vedrà.

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