Cemento, mobilità, rifiuti, quale futuro per S.G. la Punta? - QdS

Cemento, mobilità, rifiuti, quale futuro per S.G. la Punta?

Chiara Borzi

Cemento, mobilità, rifiuti, quale futuro per S.G. la Punta?

giovedì 04 Febbraio 2021

Intervista al sindaco Nino Bellia che apre al progetto “Etna Rail”, la monorotaia per collegare i Paesi etnei a Catania. Troppe costruzioni? “Non credo che ci sia una degenerazione del territorio”

Con una popolazione di oltre ventitremila abitanti, una vocazione commerciale spiccata, testimoniata anche dalla presenza di grandi centri commerciali riferimento per l’hinterland, ed un programma di edilizia abitativa e strategica in perenne espansione, la cittadina di San Giovanni La Punta è un riferimento per la zona catanese dei Paesi Etnei. L’amministrazione retta dal sindaco Nino Bellia ha iniziato da pochi mesi il secondo mandato senza apportare sostanziali cambiamenti rispetto i primi cinque anni di gestione comunale.

Per la sua importanza strategica e proprio per la quantità di popolazione presente, San Giovanni La Punta ha tutte le carte per trasformarsi in comune “su misura del cittadino”.

Sindaco Bellia, come stiamo chiedendo a tutti i Comuni della provincia, la sua amministrazione ha intenzione di applicare la Legge Rutelli, ovvero provvedere all’innesto di un albero per ogni bambino nato nel Comune?
“Certamente. Ad onor del vero era una proposta che avevamo recepito e che doveva trovare convergenza attraverso un cronoprogramma del Dipartimento Lavori pubblici e manutenzioni. Teniamo a portarla avanti e compatibilmente con la situazione epidemiologica troveremo le aree dove applicarla. Attualmente le condizioni lavorative dei nostri operatori sono difficoltose perfino per le attività ordinarie”.

È previsto per il Comune di San Giovanni La Punta un piano di piste ciclabili che colleghi via della Regione al centro del paese?
“Durante il precedente mandato abbiamo ricevuto dai ragazzi di una nostra scuola media un progetto, sotto forma di studio, presentato per un primo tratto di pista ciclabile da via della Regione. In realtà l’impatto di una pista su quella zona richiederebbe la soppressione di posti auto importanti per gli avventori dei commercianti della zona. Si tratta di un’arteria stradale strategica da un punto di vista commerciale. Serve trovare un circuito: la realizzazione di un singolo tratto parziale ci restituirebbe un’opera incompleta. Inoltre, l’altimetria del nostro territorio non rende agevole la pedalata per tutti. In presenza di un’attività che coinvolgesse i comuni limitrofi si potrebbe pensare un percorso dei Paesi etnei. Attualmente non disponiamo di strade pensate per una pista ciclabile realizzabile nell’immediato”.

La mobilità sostenibile su ferro potrebbe coinvolgere anche il centro puntese grazie ad “Etna Rail”, un treno monorotaia che collegherebbe i Paesi Etnei al centro di Catania. Il progetto, dopo anni di silenzio, potrebbe essere rispolverato grazie ai Fondi del Recovery plan. Come ha confermato al QdS l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, l’interesse della Regione c’è, serve l’accordo dei Comuni. Lei che ne pensa?
“Avevo visionato il progetto all’inizio del mio primo mandato, ho presenziato ad un incontro con i sindaci, e ritengo eccezionale il momento che potrebbe portare alla sua realizzazione perché la mobilità verrebbe rivoluzionata per i paesi pedemontani. Sarebbe utilissimo per il nostro contesto che nella sua complessità ha tantissimi abitanti e pendolari. Speriamo possa essere finanziato, è oneroso e credo si sia fermato proprio per questo: gli investitori non l’hanno più sposato. Il Recovery Fund può creare convergenza economica e lo spero perché il progetto toccherebbe San Giovanni La Punta e due suoi centri nevralgici come Trappeto e Madonna delle Lacrime”.

Secondo gli ultimi dati Ispra, San Giovanni La Punta è tra le città con il più alto consumo di suolo in Sicilia. Il Comune ha intenzione di bloccare le autorizzazioni per nuove costruzioni?
“Abbiamo in itinere la revisione del Piano regolatore, l’ultima rivisitazione è stata approvata da commissari prefettizi nel ‘99. La revisione va a verificare le nuove dinamiche dell’esigenza del territorio. Il numero di abitanti nel ventennio è stato mantenuto, non credo che il piano di costruzione possa creare una degenerazione nel nostro territorio. Nella revisione del Prg abbiamo effettuato la Vas, ottemperato alle prescrizioni richieste per evitare l’antropizzazione e da questo punto di vista siamo nei parametri. Abbiamo avuto la possibilità di fare verifiche per garantire a chi abita a San Giovanni La Punta una situazione adeguata sotto il profilo urbanistico”.

Quali lavori pubblici sono ritenuti fondamentali dall’amministrazione Bellia?
“Il nostro focus sono le scuole e il miglioramento delle condizioni degli edifici in funzione della prevenzione antisismica. Abbiamo indetto una gara di affidamento per la costruzione di sei nuove aule alla ‘Carlo Alberto dalla Chiesa’. Nello stesso plesso verrà realizzata una palestra grazie a 900 mila euro autorizzati Cipe. è in itinere la costruzione di una nuova scuola da dare in gestione ancora alla ‘Carlo Alberto Dalla Chiesa’. Sempre su Trappeto progettiamo la riqualificazione di piazza Regina Elena, che verrà unita al sagrato della Chiesa di San Rocco, quindi interverremo sulla viabilità e i parcheggi. Intendiamo inoltre estendere il cimitero di San Giovanni La Punta e quello di Trappeto, sono pronti i terreni da espropriare per realizzare un allargamento già previsto nel piano regolatore. Con la stessa dinamica realizzeremo tre parcheggi per il cimitero attraverso fondi finanziati con risorse del bilancio comunale 2021. Interverremo con opere che riguardano la riqualificazione energetica, grazie a fondi ministeriali per 130 mila euro, procedendo a sostituire le caldaie dei plessi scolastici con sistemi a telecontrollo. Infine stiamo procedendo, in maniera graduale, alla sostituzione delle lampade stradali con altre più efficienti”.

Differenziata. Quali dati distinguono San Giovanni La Punta per quantità di rifiuti riciclati?
“Oggi il dato si attesta al 65 per cento, nel 2005 partivamo dal 12. Un risultato possibile grazie anche alla collaborazione dei cittadini. Riguardo la sporcizia nelle strade lamentata da alcuni, lo ritengo un giudizio relativo. Le strade vengono spazzate costantemente, poi è chiaro ci sono coloro che non rispettano il decoro, ma questo succede ovunque. Le zone più deboli sono le periferie, dove il controllo è minore, ma nel complesso siamo soddisfatti”.

Covid-19, quanti soggettivi positivi sono presenti sul territorio comunale? Si registrano disservizi nel servizio di smaltimento rifiuti Covid-19 dalle case dei cittadini positivi? Quali azioni sono poste a contrasto del virus Covid-19?
“Abbiamo fatto due sanificazioni recenti, una a dicembre e una a fine gennaio. Nel comune abbiamo 150 casi di positivi certificati dall’Asp, di cui 80 in isolamento. Abbiamo avuto difficoltà nello smaltimento dei rifiuti dei cittadini positivi perché l’Asp non aveva fatto per tempo la gara. Non c’era una ditta disponibile, ma fortunatamente siamo poi riusciti a trovarne una per risolvere questo deficit”.

Twitter: @ChiaraBorzi

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Un commento

  1. Ilaria ha detto:

    Mah! Sulla cementificazione non ho capito se la smetteranno o no; vogliono ampliare i cimiteri…..sarebbe bello se si cominciasse a fare come già avviene in altri posti in cui il defunto cremato viene unito alla terra per far crescere un albero….sarebbe molto più bello vedere il proprio caro “trasformato” in un altro essere vivente ed inoltre sarebbe anche più ecologico anche perchè andranno solo ad aumentare i posti al cimitero e che si fa? Cemento e cemento? Non si può, basta!
    2 parole sui pelosi che accompagnano la vita dei cittadini del paese nemmeno una parola…ancora si aspettano le aree di sgambamento…UNICO paese a non averne 🤬…vedremo;
    Ci vorrebbero più spazi verdi!!!! Così la gente vive meglio! Come nel comune di Mascalucia, perchè non creare lotti di terra da dare in afgitto ad una cifra irrisoria ai cittadini che ne fanno domanda o anche con altre modalità ma che comunque dia anche aiesto servizio? Farebbero bene anche spazi verdi accessibili già alle 7 del mattino per dare la possibilità alla gente di fare sport o altro…..insomma…di ecosostenibilità praticamente non se ne parla.
    Sino ad oggi non mi sembra esattamente a “portata del cittadino”.

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