I cambiamenti climatici influenzano le rotte degli uccelli migratori e li rendono meno efficienti nel disperdere i semi delle piante,
I cambiamenti climatici influenzano le rotte degli uccelli migratori e li rendono meno efficienti nel disperdere i semi delle piante, limitando la capacità di queste ultime di “rispondere al riscaldamento globale attraverso la dispersione a lunga distanza, spesso decine di chilometri, dei loro semi verso latitudini più fresche e settentrionali”.
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature e coordinato dall’Università spagnola di Cadice, al quale hanno collaborato anche ricercatori dell’Università di Palermo. Secondo gli esperti, infatti, la dispersione dei semi da parte degli uccelli migratori ha un grande potenziale nell’influenzare gli adattamenti delle piante ai cambiamenti climatici.
I ricercatori, coordinati da Juan Pedro González-Varo, dell’Università di Cadice, hanno studiato 13 reti di dispersione dei semi, comprendenti 949 interazioni tra 46 specie di uccelli e 81 specie di piante da frutto europee. Secondo gli esperti, le analisi hanno rilevato che per la maggior parte delle specie vegetali, l’86%, gli uccelli disperdono i semi verso regioni più secche e calde mentre migrano verso Sud, verso l’equatore, in autunno. Al contrario, le migrazioni primaverili verso latitudini settentrionali e più fresche sono responsabili della dispersione dei semi di appena il 35% delle piante.