Sanità privata, confermato lo sciopero: 1800 ambulatori chiuderanno per quattro giorni - QdS

Sanità privata, confermato lo sciopero: 1800 ambulatori chiuderanno per quattro giorni

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Sanità privata, confermato lo sciopero: 1800 ambulatori chiuderanno per quattro giorni

Sonia Sabatino  |
sabato 18 Febbraio 2023

Confermato lo sciopero che partirà giorno 21 febbraio. Nel frattempo sono aumentate anche le adesioni alla manifestazione fissata per il 24 febbraio

Non è valso a scongiurare lo sciopero delle strutture sanitarie private convenzionate siciliane, l’incontro fissato ieri dall’assessore alla Salute regionale, Giovanna Volo, con i sindacati dei laboratori di analisi, perché non soltanto lo sciopero, che partirà giorno 21 febbraio, è stato confermato, ma sono aumentate anche le adesioni alla manifestazione fissata per il 24 febbraio a piazza Ziino, in cui 1800 ambulatori della specialistica accreditata esterna consegneranno alla Volo le chiavi dei loro studi come atto dimostrativo.

L’assessore chiede l’interruzione dello sciopero

Al termine dell’incontro di ieri l’assessore Volo ha diramato una nota con cui riferisce si siano definite le criticità più urgenti: “Il mio auspicio è che ci sia la volontà di tutti a continuare a lavorare assieme per trovare soluzioni utili e sostenibili – ha dichiarato Giovanna Volo – Da parte nostra c’è la massima disponibilità, nei limiti di quanto ci consente la legge e di quanto è sostenibile sul piano economico-finanziario, a utilizzare tutti gli strumenti in nostro possesso per venire incontro alle richieste del settore.

Per questo abbiamo ribadito l’intenzione di rendere questo confronto costante attraverso la costituzione di un tavolo tecnico permanente in cui pubblico e privato possano dialogare concretamente. Mi auguro – ha concluso l’assessore – che la nostra volontà di collaborare venga accolta e condivisa dalle organizzazioni sindacali, evitando così che l’annunciata interruzione dei servizi possa ricadere sui cittadini e colpire soprattutto le fasce più deboli”.

Le posizioni dei sindacati

“Ci hanno chiesto di interrompere lo sciopero, ma purtroppo non possiamo farlo perché durante l’incontro di ieri sono state fatte soltanto promesse generiche – ha riferito a Qds Pietro Miraglia, presidente dell’Ordine dei Biologi siciliani e di Federbiologi – Qui è necessario parlare chiaro, il problema è finanziario: se loro non ci pagano l’extra budget noi siamo costretti ad attenerci solo al budget e non andare oltre, con conseguenti problemi per i pazienti. Devono dire ai cittadini come stanno le cose una volta e per tutte. Apprezziamo la buona volontà mostrata dall’assessore Volo, ma non è sufficiente ad interrompere lo sciopero, perché non abbiamo avuto alcuna garanzia”.

Ancora più rigida la posizione dell’ANISAP SICILIA, secondo cui le dichiarazioni della dottoressa Volo sarebbero fuorvianti: “In realtà l’incontro di ieri non ha prodotto alcuna concreta ipotesi operativa a data certa – scrive il presidente Antonino Castagna – Noi lo abbiamo visto come un tentativo spaccare il nostro coordinamento intersindacale. Inoltre, la sua disponibilità disponibile a venirci incontro “nei limiti di quanto ci consente la legge e di quanto è sostenibile sul piano economico finanziario” probabilmente si tradurrà in un contentino di qualche migliaio di euro”.

È partito il tam tam

Il tentativo di conciliazione dell’assessore alla Salute non ha sortito gli effetti sperati, anzi ha provocato un certo nervosismo nei privati convenzionati che hanno fatto partire un tam tam in cui chiedono di rafforzare più che mai la protesta con la chiusura degli studi e dei laboratori di analisi giorno 21, 22 e 23 febbraio e di essere massicciamente presenti alla manifestazione di Palermo davanti l’Assessorato della salute giorno 24 febbraio alle ore 10.

Sonia Sabatino

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