Consorzi di Bonifica, richiesta nuova audizione all'Ars - QdS

Consorzi di Bonifica, chiesta nuova audizione all’Ars: “Serve riforma immediata”

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Consorzi di Bonifica, chiesta nuova audizione all’Ars: “Serve riforma immediata”

Redazione  |
martedì 11 Luglio 2023

Dalla siccità alle infrastrutture carenti, dai pagamenti ai contratti lavorativi: la Sifus Confali chiede soluzioni alle istituzioni.

Sindacati ancora “sul piede di guerra” per la problematica situazione dei Consorzi di Bonifica: la Sifus Confali ha infatti chiesto una nuova audizione alla III Commissione Attività Produttive all’Ars per discutere delle soluzioni per porre fine a una situazione drammatica per i lavoratori dell’agricoltura.

In particolare, l’organizzazione sindacale chiede di poter essere ascoltata “al fine di poter esprimere la propria posizione in materia di riforma di settore, e nel contempo, di trattare attraverso atti normativi anche con carattere di somma urgenza, per porre in essere quali giuste garanzie, attraverso quegli interventi normativi mirati a scongiurare conseguenze spiacevoli e non controllabili, in materia di ordine e di servizio pubblico”.

Caldo e disagi, Sifus Confali chiede audizione all’Ars

Per effetto dell’anticiclone cerbero, nei prossimi giorni in Sicilia si attendono temperature fino al di sopra dei 45 gradi. Un problema sotto tanti fronti, ma soprattutto per i Consorzi di Bonifica, poiché le elevate temperature potrebbero rendere “ancora più difficili le attività di manutenzione e distribuzione d’acqua per uso irriguo”.

E i Consorzi potrebbero non riuscire ad affrontare l’emergenza caldo, poiché le infrastrutture obsolete a disposizione “disperdono ben oltre il 55% d’acqua erogata dagli invasi“. Con l’arrivo dell’estate, quindi, si rischia – denuncia Sifus Confali, di ampliare notevolmente rischi e disagi.

La questione lavorativa

La questione delle infrastrutture non è l’unico motivo per cui i rappresentanti dei Consorzi di Bonifica richiedono una nuova audizione all’Ars. Al centro dell’attenzione della Sifus c’è anche la questione della carenza di personale: “il personale operaio a tempo indeterminato si riduce notevolmente per esodo di quiescenza” e “il personale operaio a tempo determinato non viene utilizzato per il rimpinguamento delle piante organiche variabili”, si legge nella richiesta alla Commissione Attività Produttive.

Nella nota, poi, Sifus Confali mette in evidenza come i pagamenti dei dipendenti non risultino regolari “per effetto dei debiti e dei pignoramenti”. Una situazione che, senza dubbio, rende “il clima sul posto di lavoro poco sereno”.

“Serve intervenire in materia di riforma del settore“, chiudono i rappresentanti dei Consorzi di Bonifica, chiedendo per l’ennesima volta l’intervento – definitivo, immediato e risolutivo – delle istituzioni.

Immagine di repertorio

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