Consorzio di bonifica di Ragusa, i sindacati “vedono nero” - QdS

Consorzio di bonifica di Ragusa, i sindacati “vedono nero”

Stefania Zaccaria

Consorzio di bonifica di Ragusa, i sindacati “vedono nero”

sabato 23 Aprile 2022

Flai Cgil Ragusa ha puntato i riflettori sull’Ente: “Servono una seria riorganizzazione amministrativa, una rimodulazione dei servizi e una migliore collocazione dei lavoratori”

RAGUSA – E se non ci fosse nessuna speranza per il Consorzio di bonifica di Ragusa? A chiederselo sono le organizzazioni sindacali e in particolare la Flai Cgil Ragusa: nulla cambia con le rotazioni dei vertici, con i nuovi insediamenti, e la sensazione, per il segretario generale Salvatore Terranova, è che non ci sia salvezza.

“L’ente vive sulla delega del governo consortile affidata ai vari responsabili di settore e di sede, senza la presenza del direttore, che – ha sottolineato Terranova della Flai Cgil Ragusa – è la figura istituzionale che dovrebbe intercettare le difficoltà e indirizzarle verso la soluzione. La direzione dovrebbe avviare l’indirizzo e la programmazione dei servizi consortili che hanno una importanza fondamentale per l’agricoltura. Invece assistiamo ad una vita parallela, dentro il consorzio, portata avanti da chi non ha nulla a che vedere con le predette attività necessarie”.

“Dove da tempo hanno assunto un ruolo, spesso sostitutivo, quadri intermedi, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. In questi anni – ha continuato il sindacalista modicano – abbiamo posto come obiettivo indifferibile la necessità di una seria organizzazione intanto amministrativa dell’ente, una rimodulazione dei servizi e una migliore collocazione dei lavoratori dentro le diverse realtà periferiche, sempre allo scopo di fare assumere a detto ente il ruolo che gli spetta. Ma invano, dalla Regione siciliana, a partire dall’assessorato all’Agricoltura al commissario straordinario del Consorzio Sud-orientale al direttore generale, abbiamo ricevuto il totale silenzio, come se affetta da grave acusia che non la mette nelle condizioni di sentire né il dramma che oggi rappresenta il consorzio né le gravi difficoltà del mondo dell’agricoltura né le tragedie umane e familiari dei dipendenti”. Anche la Fai Cisl aveva più volte segnalato una serie di anomalie che hanno creato non poco malessere tra tutti i lavoratori.

“Tra tutte – ha evidenziato il segretario generale della Fai Cisl Ragusa Siracusa Sergio Cutrale – la mancata trasmissione relativa alle presenze giornaliere del personale e degli operai addetti all’area tecnica che ha impedito, di fatto, la verifica delle ferie, delle festività soppresse e dei permessi fruiti, così come nessuna traccia degli atti dai quali si evincono attività autorizzate e svolte dai dipendenti”.

“È ovvio che tutto questo ha determinato il forte malcontento tra i lavoratori – sottolinea ancora Cutrale -. Il personale continua a svolgere, responsabilmente, il proprio compito non riuscendo ad avere contezza delle competenze maturate e non riconosciute”.

“Appare ormai necessario l’intervento del Servizio 4 dell’assessorato regionale all’Agricoltura – ha concluso Cutrale -. Qui, insieme a quanto accaduto pochi giorni fa con il pagamento effettuato solo ad una parte degli impiegati, lede i diritti e la dignità dei lavoratori dal punto di vista giuridico e contrattuale”.

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