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Consorzio Ribera, 10 milioni di chili di arance lavorate

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Consorzio Ribera, 10 milioni di chili di arance lavorate

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mercoledì 09 Giugno 2021

I dati appena trasmessi dall’ente di certificazione “I.Z.S. della Sicilia”, della campagna di commercializzazione 2020-2021, confermano il raggiungimento di un ulteriore traguardo per l’Arancia di Ribera dop, avendo superato i 10 milioni di chili. Si è passati dalle 6.856 tonnellate della passata stagione a 9.041 tonnellate di prodotto confezionato e 10.251 tonnellate di prodotto lavorato dell’attuale stagione. Lo dice il consorzio di tutela arancia di Ribera dop.

“L’ulteriore crescita del prodotto certificato e l’aumento della redditività della produzione registrata – prosegue – dimostrano ancora una volta l’importanza della produzione DOP per l’intero territorio, in cui si registrano: un ulteriore aumento delle superfici investite ad arancio, a 6.700 ettari; l’incremento di nuovi giovani dediti alla coltivazione dell’arancio; la realizzazione di nuovi stabilimenti aziendali per la lavorazione delle arance; la crescita degli operatori e dei volumi di vendita di arance on-line; l’aumento degli iscritti e delle produzioni certificate a marchio dop; l’aumento della redditività delle produzioni di qualità dell’arancia di Ribera dop”.

” Tuttavia – continua il consorzio – gli investimenti e i risultati raggiunti potranno essere pregiudicati se la rete irrigua a servizio del comprensorio produttivo dell’Arancia di Ribera dop non verrà adeguatamente ripristinata con nuove linee di distribuzione ed una migliore gestione dei calendari irrigui, per la quale si registrano ancora oggi aziende che non hanno ancora effettuato la prima irrigazione. L’aumento delle superfici in irriguo è stato purtroppo caratterizzato da annate con scarse precipitazioni e dalla criticità di una rete di distribuzione irrigua obsoleta, di cui ogni anno si registrano rotture e perdite che provocano il ritardo degli interventi irrigui e dalla mancata attivazione dell’adduttore di collegamento tra la diga Gammauta e Castello. Elementi che se non risolti, potranno mettere seriamente in crisi il sistema produttivo dell’arancia di Ribera dop”.

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