Presentati anche i dati sugli stranieri in Italia: “La curva dei positivi e’ molto simile a quella degli italiani ma con un ritardo di una o due settimane”. Arrivando infine al documento presentato al governo sui possibili scenari in caso di riapertura Brusaferro ha tenuto a sottolineare che “non e’ mai stato secretato ma nasce da una richieste di fare una valutazione su come far evolvere il sistema una volta che la curva avesse raggiunto i livello di oggi. Le finalita’ sono semplici: sulla base dei dati disponibili metterli a disposizione per simulare l’andamento dell’epidemia una volta riaperto il Paese prendendo in esame il peso di ogni luogo di socialita’. Lo studio nasce come studio nazionale che dovra’ essere declinato su base regionale e focalizzato sulla riapertura, i modelli quindi andranno tarati in base ai risultati” ed e’ stato fatto con un unico obiettivo: “non superare Rt uguale a 1. Guardando le tabelle va posta grande attenzione nel modulare i vari settori che determinano la circolazione per questo lo slogan deve essere passo dopo passo”. Mentre sull’utilizzo di questi scenari da parte della politica ha tenuto a ricordare che “questi sono modelli che danno indicazioni ma e’ il paese che sceglie quali misure adottare”. Di sicuro per Brusaferro c’e’ il fatto che “il recupero della normalita’ non e’ pensabile prima del vaccino” e’ che l’immunita’ di gregge e’ ancora lontana: “sotto la soglia del 60% della popolazione che ha contratto un virus non c’e’ immunita’ e l’Italia e’ molto lontana da questa percentuale”.
(ITALPRESS).