Coronavirus, l'Italia in mascherina, sanzioni e tanti cittadini ligi - QdS

Coronavirus, l’Italia in mascherina, sanzioni e tanti cittadini ligi

redazione web

Coronavirus, l’Italia in mascherina, sanzioni e tanti cittadini ligi

venerdì 09 Ottobre 2020

Il picco sale ancora mettendo a rischio gli eventi. L'appello di Conte. Cittadini ligi al Nord, multe a Palermo. I turisti indisciplinati e la Movida pericolosa. E i ristoratori denunciano, clienti indisciplinati. Tutte le nuove regole da seguire

Il bilancio della prima giornata in cui è stato obbligatorio portare sempre con sè e indossare la mascherina è controverso. Il Viminale rende noto che le persone controllate sono state 57.454, 97, quelle sanzionate, nove quelle denunciate.

Le attività e gli esercizi controllati sono stati complessivamente 7.428, 16 titolari sono stati sanzionati, 8 i provvedimenti di chiusura.

Il picco sale ancora,4.458 contagi

Il secondo picco in due giorni. L’onda dei contagi continua la sua scalata con i ritmi della fase di emergenza di sei mesi fa. Dopo il balzo del giorno precedente, con la curva già salita di un migliaio di casi rispetto al trend giornaliero, l’ultimo bollettino alza ulteriormente l’asticella: in 24 ore i nuovi positivi al Covid sono stati 4.458 e numeri simili non si vedevano dallo scorso 3 aprile.

Non è lo stesso per i decessi: sono ventidue i morti, a fronte delle centinaia di vittime registrate in primavera ogni giorno.

Ma con il virus che continua a fare malati – ora tanti anche al Centro e al Sud – in alcuni territori scattano i primi mini-lockdown

Il trend è confermato dalla fondazione Gimbe, che analizza negli ultimi sette giorni la crescita del rapporto tra positivi e casi testati (4% contro 3,1% della settimana precedente).

La Sicilia con l’11,5% è la regione italiana con la maggiore percentuale dei casi di coronavirus ospedalizzati, una cifre nettamente superiore alla media nazionale del 6,6%, seguono la Liguria (10,4%) Lazio (9,9%), Puglia (8,9%), Piemonte (8,6%), Abruzzo (8,2%), Basilicata (7,9%).

In vista una stretta per i maxi-eventi

C’è in vista una stretta per i maxi-eventi: nel Lazio il presidente della Regione Zingaretti ha già firmato un’ordinanza per un mini lockdown nella provincia di Latina per 14 giorni, che prevede il contingentamento a venti persone per le feste e cerimonie religiose, il numero massimo di quattro ospiti a tavolo per ristoranti e locali e la chiusura alle ore 24 per pub bar e ristoranti.

Scattati anche il divieto di assembramento davanti scuole, luoghi e uffici pubblici e lo stop delle visite ai pazienti ricoverati in strutture sanitarie o sociosanitarie.

Previsto anche il contingentamento per chi frequenta palestre e scuole da ballo.

A Trento il Comune il Comune ha disposto fino al 31 gennaio prossimo, lo stop alle bevande alcoliche all’esterno dei locali nelle zone della movida tra le 22 e le 6 del mattino.

L’appello di Conte

“Proteggiamo noi stessi, i nostri cari, il nostro Paese. #ioindossolamascherina”, esorta in un tweet il premier Giuseppe Conte.

“Da nove settimane ormai i nostri numeri crescono e cresceranno ancora. Abbiamo bisogno che le misure adottato a partire dall’uso delle mascherina, dal lavarsi le mani ed evitare assembramenti siano rispettate in maniera molto molto molto puntuale”, aggiunge il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Mascherine al Nord, multe a Palermo

Gli italiani sembrano aver capito che è l’adozione di tutte le misure di sicurezza l’unica strada per evitare un altro, temuto, lockdown.

Cittadini ligi e preoccupati a Genova, in Friuli Venezia Giulia, Torino, Trento e Bolzano. Controlli a Palermo, dove alcuni giovani sono stati multati.

Mascherine indossate anche in centro a Bologna, in periferia, dove le strade sono meno affollate, diverse persone sono state viste muoversi portandola abbassata sul mento.

In un Istituto tecnico di Verona il preside ha convinto alcuni studenti a farsi ingaggiare come steward per convincere i compagni a usare la mascherina.

I turisti indisciplinati

Molte segnalazioni alla polizia municipale sono arrivate invece riguardo a turisti che sono stati visti passeggiare sulla sponda veronese del Lago di Garda tranquillamente all’aperto, senza mascherine.

Anche ad Aosta diversi turisti, soprattutto svizzeri, sono stati sopresi senza mascherina.

Movida pericolosa

Oltre ai turisti i più indisciplinati sembrano essere i clienti della movida e dei locali: quattro su dieci al ristorante, al bar o in pizzeria non rispettano le norme di sicurezza basilari, costringendo spesso i ristoratori, altrettanto passibili di multa per l’inosservanza altrui delle regole, a richiamarli.

Nei bar e nei ristoranti la mascherina va indossata quando si entra e si esce, se si va al bagno o si va a pagare il conto, mentre, se si viene serviti seduti, al tavolo può essere tolta.

Le regole da seguire

Si può evitare di mettere la mascherina solamente se si sta a casa propria (ma gli esperti consigliano di metterla se ci sono persone anziane o fragili) e se ci si trova all’aperto ma solo se non si è in compagnia; se si incontra qualcuno bisogna coprire naso e bocca.

Finora l’obbligo di indossarla al chiuso era previsto per i luoghi aperti al pubblico: da oggi l’obbligo scatta ovunque, tranne, come si diceva, che nella propria abitazione.

Dall’obbligo resta escluso chi sta svolgendo una attività sportiva; i bambini di età inferiore ai sei anni e coloro che hanno patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Multe fino a mille euro

Le multe restano invariate: da quattrocento a mille euro.

Le mascherine vanno dunque indossate se si cammina per strada, in piazza, se si sta seduti su una panchina, mentre si aspetta l’autobus o un taxi, se si entra in un negozio. Se si è in auto da soli o con conviventi non va messa ma deve essere indossata se in auto si viaggia con persone non conviventi.

Può non essere messa se si va in bici o sul monopattino.

Anche a scuola, la mascherina può essere tolta dai ragazzi seduti al loro banco, se questi sono distanziati di almeno un metro.

Quando invece si è in movimento – a ricreazione o per andare in bagno o alzandosi per una interrogazione – la mascherina va indossata.

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