Corruzione, 43 arresti tra Lombardia e Piemonte - QdS

Corruzione, 43 arresti tra Lombardia e Piemonte

redazione

Corruzione, 43 arresti tra Lombardia e Piemonte

mercoledì 08 Maggio 2019

Sodalizio criminale tra politici, amministratori pubblici e imprenditori

ROMA – È iniziata alle prime luci dell’alba di ieri, nelle province di Milano, Varese, Monza e della Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti, una vasta operazione che vede coinvolti 250 militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Varese e dei Carabinieri di Monza Brianza che hanno dato esecuzione a un provvedimento cautelare personale nei confronti di 43 persone (12 in carcere, 16 agli arresti domiciliari, 3 all’obbligo di dimora e 12 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), ritenute a vario titolo responsabili di associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, e finalizzata al compimento di corruzione, finanziamento illecito ai partiti politici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazione per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abusi d’ufficio.

I provvedimenti, emessi dal Gip del Tribunale di Milano (Raffaella Mascarino), su richiesta della Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia (Procuratore Aggiunto Alessandra Dolci e i Sostituti Procuratori Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno), all’esito di attività investigativa sviluppata dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Busto Arsizio (Va) e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Monza, hanno fatto emergere l’esistenza di due sodalizi criminali, attivi nelle province di Milano e Varese, costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, dediti alla commissione di più delitti di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici. Il reato associativo di cui all’art. 416 c.p. è stato contestato a 9 delle 95 persone complessivamente indagate.

Tra le altre persone raggiunte da un provvedimento cautelare ci sono il consigliere regionale della Lombardia Fabio Altitonante, accusato di corruzione e il consigliere comunale di Milano e vice coordinatore della Lombardia di Forza Italia Pietro Tatarella.

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