Corruzione nei bandi di Trapani Servizi, le intercettazioni - QdS

Bandi e assegnazioni “su misura”, dietro il sistema di corruzione svelato dal blitz di Trapani

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Bandi e assegnazioni “su misura”, dietro il sistema di corruzione svelato dal blitz di Trapani

Roberto Greco  |
mercoledì 24 Gennaio 2024

Emergono le "trame" ordite per rendere i bandi di assegnazione e le procedure della Trapani Servizi Spa controllabili e controllati.

Al centro dell’indagine, condotta dai carabinieri sotto la direzione della Procura di Trapani, che ha portato il gip Samuele Corso a emettere un’ordinanza di custodia nei confronti degli indagati dei reati di turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio a Trapani, ci sono le “trame” ordite affinché sia i bandi di assegnazione di servizi sia le procedure relative all’assegnazione di incarichi, fosse controllabile e controllata.

Corruzione nei bandi di Trapani Servizi, il caso

Il 24 dicembre 2020 la “Trapani Servizi spa” pubblica l’avviso per la selezione di un Direttore Generale. Improvvisamente ma qualche giorno dopo, per l’esattezza il 28 dicembre 2020, il medesimo avviso è stato revocato. La revoca del bando era oggetto delle captazioni di alcune conversazioni intercorse il 28 dicembre 2020 all’interno dell’ufficio da Guarnotta (uno degli indagati).


Una prima conversazione avveniva fra l’indagato e l’avvocato Girolamo Spezia, nuovo presidente del CdA societario, nel corso della quale Spezia avrebbe dato comunicazione a Guarnotta stesso senza, tuttavia, addentrarsi sulle ragioni di quell’annullamento sostanzialmente in autotutela (pur se formalmente non emanante da un Ente pubblico), segnalando solo che una tale soluzione avrebbe consentito di “stare tutti più tranquilli”.

Una seconda conversazione sul medesimo argomento, successiva alla prima, avrebbe avuto luogo fra lo stesso Spezia e la consigliera Marilena Ciotta.
Il presidente del CdA avrebbe confidato di aver raccolto le preoccupazioni del sindaco Giacomo Tranchina per il fatto che il bando di gara apparisse, ictu oculi, ritagliato sulla figura professionale di Guarnotta. “Mi ha chiamato il sindaco domenica perché ha letto il bando del Direttore Generale e mi ha espresso delle perplessità in ordine diciamo a questo bando perché dice mah dice ‘attenzione, non vorrei che sia… mi sembra stampato…’; gli ho detto io, ‘noi abbiamo trovato questa procedura iniziata (…) è arrivata dal controllo analogo senza rilievi su certi aspetti’, quindi dice ‘però’… gli ho detto io non è che so, c’è qualche elemento effettivamente… però non so la platea quanto è ampia, gli ho detto comunque in ogni caso ora vediamo”.

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Un ruolo perfetto

In effetti, i due interlocutori, rileggendo il testo del bando, rilevavano alcuni aspetti che, de plano, conducevano, a loro dire, direttamente a Guarnotta, specialmente con riferimento ai parametri di calcolo assegnati alle funzioni di amministrazione svolte nei settore pubblico. Ciotta avrebbe detto: “Facendo il calcolo di Carlo… (…) lui già è dentro con trentotto punti senza mettere altro”, specificando che “quattordici punti sono per la laurea, sei punti per i master massimo, massimo sei punti, massimo quindi io posso avere dieci master e mi dai massimo sei punti eh… titoli professionali sempre massimo sei punti e poi qua ventiquattro esperienza nel settore”. Da qui la necessità e l’urgenza di annullare il bando della Trapani Servizi.


Inoltre, i due interlocutori commentavano che si trattava di un avviso di gara nella cui redazione erano intervenuti più soggetti.
In particolare, citavano l’ingegnere Bellofiore e l’assessore Dario Safina, tanto che Spezia diceva: “Ci hanno messo mano tutti, questo Bellofiore, lui, l’altro, poi lo ha visto Dario (incomprensibile), Dario che ha fatto delle variazioni”.

In quella stessa giornata, il 28/12/2020 si registrava una successiva interlocuzione tra il presidente Spezia, il consigliere Ciotta e l’avvocato Marabete.
Al legale veniva spiegato il motivo della convocazione, legata, come si è detto, alla necessità di controllare il contenuto del bando di selezione e di esprimere un parere, dal momento che il sindaco riteneva che l’atto apparisse “tarato ad hoc sull’amministratore uscente”.

Nella stessa data, quindi, il Consiglio di Amministrazione annullava il bando di gara, in quanto “da una più attenta lettura… lo stesso non sembrerebbe assicurare la più ampia partecipazione…” e dava mandato all’avvocato Giuseppe Marabete di redigere un parere legale “in ordine alle previsioni del bando, avuto riguardo ai principi di massima partecipazione”. Tra il contenuto dei colloqui del 28 dicembre 2020 e al parere legale di Marabete sarebbe emerso, in estrema sintesi, l’immediata percezione da parte degli organi di vertice comunali e societari della predisposizione “su misura” dell’avviso di selezione di Trapani Servizi Spa. Esso, nella prima versione licenziata, conteneva infatti indubitabilmente elementi individualizzanti diretti, da una parte, a favorire il candidato Carlo Maria Baldassare Guarnotta e, dall’altro, a restringere oltre misura il campo dei potenziali concorrenti.

Il nuovo bando

Dopo l’annullamento e l’acquisizione del parere legale dell’avvocato Marabete, l’Assemblea dei Soci, tenutasi il 19 aprile 2021, su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione, ha deliberato di approvare lo schema di avviso pubblico di selezione del Direttore Generale della “Trapani Servizi spa”, dando mandato, al Direttore Amministrativo, di procedere con la pubblicazione del bando di concorso.

Il nuovo “avviso di selezione di Direttore Generale a tempo pieno e determinato della Trapani Servizi S.p.A. per titoli e colloquio” è stato pubblicato il giorno seguente, il 20 aprile 2021. I criteri di valutazione dei titoli prevedevano, però, meccanismi di maggior attribuzione in favore del settore pubblico e, in particolare, per la gestione d’impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.

Ma, proprio con l’espediente di una eccessiva valorizzazione dei titoli vantati da Guarnotta, gli investigatori hanno ritenuto che si manteneva vivo il progetto criminoso di ritagliare anche questo secondo avviso di selezione sulle caratteristiche personali dell’ex amministratore unico uscente, cosi da consentirne il reinserimento in società con il titolo di direttore generale. Anche perché, in realtà, l’unica novità introdotta dal nuovo bando era relativa alla partecipazione alla selezione anche di soggetti con esperienze dirigenziali nel settore privato il cui eventuale intervento veniva comunque neutralizzato dalla previsione di un punteggio ingiustificatamente inferiore.

Trapani Servizi, la graduatoria definitiva del “nuovo bando”

A riprova delle intuizioni degli investigatori, la graduatoria finale approvata dal responsabile del procedimento indicava chiaramente gli intenti: Guarnotta era risultato vincitore proprio grazie alla valutazione dei titoli, nello specifico 38,925 punti, almeno il doppio di quanto raggiunto dagli altri partecipanti. Ma il 2 gennaio 2021, mentre era in corso la procedura di selezione in argomento, l’ingegner Guarnotta s’incontrava con il sindaco di Trapani, alla presenza dell’assessore Romano, esternando
al primo cittadino l’intenzione di accettare l’invito precedentemente formulatogli, di occupare il posto di Dirigente tecnico comunale messo a bando.

Dopo l’incontro, Guarnotta avrebbe parlato con i suoi familiari (moglie e figlia), riferendo l’esito dell’incontro con Tranchida.
Specificava di aver accettato la proposta del sindaco di ricoprire l’incarico di Dirigente Tecnico al Comune di Trapani. Il conferimento dell’incarico sarebbe avvenuto più avanti e, per il corrente mese di gennaio, sarebbe rimasto in forza alla società, per affiancare il nuovo Direttore Tecnico anche per dare “un aiuto, così c’è il nuovo ragazzo che viene come Direttore Tecnico. Aggiungeva, ancora, di aver confidato quanto sopra, solo al Direttore Ullo e alla collega Catia Mezzapelle.
In ogni caso, specificava ai familiari, era sua intenzione partecipare al bando di Direttore Generale, la cui pubblicazione, a suo dire, era prevista per la fine del mese di febbraio 2021.

Missione compiuta

Il responsabile del procedimento Giuseppe Ullo ha proceduto, quindi, alla pubblicazione dell’avviso di approvazione della graduatoria finale, approvata dal Consiglio di Amministrazione nel corso della seduta dell’8 febbraio 2022.
Tuttavia, l’effettiva assunzione di Guarnotta come Direttore Generale della società è avvenuta solo in data 1/10/2022: rispetto all’iter di selezione l’immissione in servizio veniva procrastinata sino per l’esigenza del Comune di Trapani di trattenere in servizio il dirigente quale responsabile del VI Settore.
Comunque, seppur con dilatazione dei tempi, gli investigatori ritengono che il 1/10/2022 si era compiuta realizzazione del progetto criminoso ideato e attuato da Carlo Maria Guarnotta, Giuseppe Ullo e Rosario Bellofiore di turbare e condizionare, sin dalla predisposizione dell’avviso di selezione (rectius degli avvisi di selezione), la procedura amministrativa di individuazione del direttore generale della “Trapani Servizi spa”, cosi da creare le condizioni per portare ad assegnare la carica all’indagato Carlo Maria Baldassare Guarnotta.

Ma, nell’ambito delle intercettazioni sul caso di corruzione alla Trapani Servizi Spa, emerge anche un’altra vicenda che gli investigatori hanno ritenuto di dover monitorare con attenzione. Si tratta dell’efficientamento energetico, adeguamento normativo, manutenzione ordinaria e straordinaria comprensiva della fornitura dell’energia elettrica, il relamping e manutenzione degli impianti illuminazione pubblica degli edifici comunali”.

Nello specifico le operazioni d’intercettazione delle comunicazioni dell’assessore Dario Safina avrebbero consentito di accertare rapporti anomali tra questi e un dirigente di un’impresa privata, rapporti che si inseriscono in una fattispecie corruttiva e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Corruzione alla Trapani Servizi Spa, il ruolo di Dario Safina

Nel corso di una conversazione captata l’11/2/2021 tra Safina e il sindaco del Comune di Trapani Giacomo Tranchida (non indagato), si è appreso che l’Ente pubblico, nell’ambito di un piano finalizzato all’installazione di una nuovo sistema di illuminazione pubblica per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale della Città, da effettuarsi mediante lo strumento del cosiddetto Project Financing, avesse già individuato il “promotore” nel mese di agosto 2020 e che il relativo bando di gara per la vera e propria aggiudicazione dell’appalto, finalizzato alla concessione dei lavori, era in fase di stesura da parte di un gruppo di avvocati che avrebbero fornito il loro contributo tecnico e avrebbero prestato assistenza all’Amministrazione Comunale durante la fase di aggiudicazione.

Safina avrebbe indicato, quale promotore del progetto, la s.r.l. “City Green Light“, società operante nel settore dell’installazione di impianti di illuminazione con sede legale a Vicenza e unità locale per la Regione Sicilia a Catania. Nel colloquio il sindaco Tranchida avrebbe fatto riferimento a una non meglio precisata azienda, la quale avrebbe esposto la possibilità di utilizzare dei “fari intelligenti”, oltre alla normale illuminazione.

Safina, di rimando, sosteneva che la ditta in questione avrebbe potuto partecipare alla gara d’appalto, aggiungendo che la pubblica amministrazione, e quindi lo stesso Comune di Trapani, aveva facoltà di inserire nel bando eventuali proposte migliorative o di implementazione rispetto al progetto originario (presentato dal promotore), potendo di conseguenza stabilire la griglia di valutazione delle offerte pervenute dai vari aspiranti all’aggiudicazione della concessione prevista dalla gara d’appalto. È necessario precisare che la società “City Green Light” è già aggiudicataria del bando per i lavori di manutenzione della rete di illuminazione comunale per il Comune di Trapani, come si evince dal sito ufficiale del Comune stesso, nonché dalle risultanze dell’attività tecnica svolta nel corso dell’indagine. Si ritiene doveroso informare che proprio il dato di differenziazione, rispetto alle ordinarie procedure di affidamento, dato dal project financing, è la possibilità di input privato che tuttavia è necessariamente collegato alla valutazione di pubblica utilità dell’opera.

Un altro bando “ad hoc”

Le indagini hanno consentito anche di registrare, già da epoca anteriore alla pubblicazione del bando, alcune interlocuzioni di Safina intervenute, tra le altre, con Valerio Christian, rappresentante per la Regione Sicilia della società “City Green Light”.

Tali dialoghi documentano inequivocabilmente, secondo gli investigatori, una familiarità e una complicità fra i due interlocutori tali da indurre l’assessore Comunale a ritenersi autorizzato a rivolgere richieste irrituali, e prive di qualsivoglia procedura amministrativa, alla società e al rappresentante dell’azienda privata di rispondere sullo stesso piano chiedendo illecite anticipazioni e segrete informazioni sullo stato del bando di gara, a evidenza pubblica, per l’aggiudicazione della concessione per l’effettuazione dei lavori previsti del piano di “finanza di progetto”.

I rapporti, dicono gli investigatori, hanno messo in luce un fatto relativo all’allestimento del Natale 2020, per il quale la società “City Green Light” era stata convinta a partecipare come sponsor per un importo pari al doppio di quanto previsto, come emerge dalla intercettazione di una conversazione tra Safina e un soggetto maschile non identificato in cui il deputato riferiva che la “City Green Light” aveva dato 20.000 euro ed era meglio non diffondere la notizia, in quanto si trattava di una procedura non prevista.

Testualmente Safina avrebbe detto: “M*nchia, ventimila euro ci ha dato City Green Light, però non lo diciamo …omissis… Nel senso, no, no non lo diciamo è agli atti, siccome non è previsto…”. Di particolare interesse il passaggio in cui Safina sosteneva di essere riuscito a far aumentare l’importo fornito dalla City Green Light da 10.000 a 20.000 euro, con tanto di risata sarcastica, dicendo testualmente: “Solamente quest’anno io sono riuscito a convincerli a portarlo da dieci a ventimila euro…”.

Gli investigatori ritengono che, nel fornire al Comune di Trapani, su sollecitazione dell’ex assessore Safina, servizi a titolo gratuito finalizzati evidentemente a ottenere un tornaconto e segnatamente un canale privilegiato di acquisizione di notizie di riservate attinenti l’imminente procedura concorsuale e una via privilegiata di pressioni funzionali ad ottenere l’aggiudicazione del progetto di finanza.

Gli investigatori ritengono una conversazione di grande rilevanza investigativa quella captata il 9 febbraio 2021.
Nella comunicazione telefonica Valerio chiedeva a Safina se tale Giacomo – identificato in Giacomo Basiricò, dipendente esecutivo della “City Green Light” di Trapani – gli avesse anticipato verbalmente qualcosa di non meglio indicato. Dopo aver fornito risposta affermativa, Safina avrebbe comunicato all’interlocutore che il giorno dopo avrebbe ottenuto un estratto del bando. La confidenza instaurata tra i due si mostrava con la richiesta di Valerio, che chiedeva se vi fosse la possibilità di avere alcune righe del citato avviso di gara, trovandosi egli nella sede centrale della “City Green Light”, a Vicenza.

Ritenuta significativa dagli investigatori anche la risposta dell’assessore, il quale a sua volta avrebbe rassicurato l’interlocutore sostenendo che gli avrebbe mandato anche una copia dell’estratto, in maniera tale da poter dimostrare ai vertici della menzionata ditta che loro si stavano adoperando in tal senso. L’anomalo rapporto di connivenza tra Valerio e Safina sarebbe emerso nel corso di un dialogo captato il 16 febbraio 2021, quando quest’ultimo chiedeva, in maniera del tutto impudente, di potere avere quattro telecamere, del costo dichiarato di 800 curo ciascuna, a titolo gratuito, da installare su due fontane della Città e Valerio, suo malgrado, accettava di dar seguito alla richiesta.

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