La Corte dei conti indica le strade alla Regione per il Pnrr e altro

La Corte dei conti indica le strade alla Regione per Pnrr e appalti pubblici

Filippo Calascibetta

La Corte dei conti indica le strade alla Regione per Pnrr e appalti pubblici

Redazione  |
venerdì 03 Novembre 2023

La Corte dei conti che ha indicato alla Regione come comportarsi e cosa fare per attuare con maggior efficienza i progetti in materia

Pnrr e appalti pubblici due punti abbastanza dolenti per la Regione Siciliana e non solo in materia di attuazione e per i termini da rispettare. A tal proposito, in soccorso – potrebbe dirsi – arriva la Corte dei conti che ha indicato alla Regione come comportarsi e cosa fare per attuare con maggior efficienza i progetti in materia.

Innanzitutto, i giudici chiariscono: “ai fini del monitoraggio da parte dell’Unità centrale di Audit presso il Mef, e della rendicontazione semestrale dell’Ue” occorre designare “un responsabile unico per l’attuazione dei progetti finanziati dai fondi del Pnrr che garantisca alle amministrazioni centrali, in capo agli interventi della regia, l’invio, nei tempi decisi, delle informazioni sullo stato procedurale, finanziario e fisico degli interventi” del Piano stesso.

Le prime raccomandazioni derivano da una delibera della Corte dei conti inviata al presidente della Regione, al presidente dell’Ars e al presidente del collegio dei revisori dei conti della Regione. Tornando sulla vigilanza per l’attuazione dei progetti del Pnrr i giudici hanno invitato l’amministrazione siciliana a: “prevedere una omogenea metodologia, prevedendo una forma di intervento sostitutivo, nel caso di ritardo e inadempimento dei dipartimenti nell’attivazione dei controlli”.

In più, tutto ciò giova altresì per lo scambio di informazioni tramite la piattaforma nazionale per verificare come si sta svolgendo il determinato progetto e se vengono rispettati gli obiettivi del Pnrr nelle scadenze prefissate.

Gli appalti pubblici

Gli appalti pubblici convivono con un potenziale rischio, cioè la corruzione. Per il contrasto di questa pratica criminale che coinvolge attori fra i più vari la Corte dei conti è intervenuta chiedendo che sia conclusa la mappatura delle aree della Sicilia più a rischio in modo da attuare azioni di prevenzione.

È stata chiesta dalla Corte dei conti la costituzione di un presidio organizzativo centralizzato con funzioni di indirizzo e coordinamento in materia di riordino, riorganizzazione e controllo degli enti dipendenti e delle società partecipate.

La Corte invita a costituire un’unica cabina di regia per tenere sotto controllo i contratti di servizio, per evitare costi che impattano negativamente sul bilancio regionale e creare un sistema informativo che tenga traccia di tutti i rapporti fra la Regione e le società partecipate.

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