Corteo a Palermo contro morti bianche, si chiede sicurezza - QdS

Il corteo a Palermo contro le morti bianche, le richieste dei sindacati

Filippo Calascibetta

Il corteo a Palermo contro le morti bianche, le richieste dei sindacati

Sonia Sabatino  |
lunedì 13 Novembre 2023

È partito da piazza Verdi per raggiungere la Prefettura il corteo che voluto accendere i riflettori sulla mancata sicurezza sul lavoro

È partito da piazza Verdi per raggiungere la Prefettura il corteo che voluto accendere i riflettori sulla mancata sicurezza sul lavoro che ha causato tre morti bianche in un mese nel comparto edile palermitano: Filippo Ciancimino, di 63 anni a Belmonte, Cosimo Castiglia di 58 anni a Cefalù, e Giovanni Gnoffo, di 50 anni, morto sul lavoro in un cantiere di via Ugo La Malfa a Palermo.

Continua dunque la mobilitazione di Fillea, Filca e Feneal contro le morti bianche nei cantieri edili della provincia. In queste settimane sono state indetto assemblee con i lavoratori, che hanno condiviso le motivazioni della protesta estendendo l’invito anche al mondo imprenditoriale, alle associazioni datoriali del settore delle costruzioni.

La richiesta contro le morti sul lavoro

“Al nuovo prefetto chiediamo unitariamente la ricostituzione del tavolo permanente su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tavolo che era stato precedentemente attivato dall’allora prefetto Forlani e che ha consentito di avviare un confronto tra tutti i soggetti preposti alla tutela e alla salute dei luoghi di lavoro, come Spresal, Ispettorato del lavoro, Panormedil Cpt e, Cassa edile, Nil, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia di Stato. E diventa strategica la presenza dei sindacati degli edili – spiegano i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo trapani e Feneal Uil Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo – L’obiettivo è la costituzione di una piattaforma digitale in cui transitano e si intrecciano le informazioni da parte dei diversi soggetti, per affinare e potenziare l’attività ispettiva dei cantieri”.

“Non possiamo più assistere a questa strage permanente. E non possiamo più limitarci a dichiarazioni o attestazioni di vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie – hanno aggiunto Ceraulo, Danese e De Vardo – Riteniamo che questa non possa essere più l’unica forma di dissenso e di critica, riusciremo a ottenere risposte solo attraverso una mobilitazione continua da avviare insieme con la città”.

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